Alexandroae Ionel Adrian è una tra le tante persone che si sentono miracolate. Lui e sua moglie, come altri, sono sfuggiti per un pelo alla tragedia di Stresa, dove hanno perso la vita 14 persone.
Il pomeriggio prima aveva viaggiato su quella funivia, precipitata al suolo, ed ha sentito le parole shoccanti di alcuni operai intenti ad aggiustare la funivia.
“Siamo stati baciati dalla fortuna. È stata una vera e propria roulette russa quella della cabinovia. Hanno giocato con la vita delle persone. Io e mia moglie siamo ancora sotto choc”. “Ho sentito degli operai parlare tra loro dei lavori che stavano facendo. All’inizio non ho dato nemmeno importanza a quello che dicevano. Sentivamo dare delle martellate. Poi una volta risaliti in cabina con i meccanici che avevano lavorato sull’impianto e due coppie di fidanzatini ho sentito alcuni di loro dire: ‘Oggi l’abbiamo aggiustata, domani si vedrà’. Discutevano di un cuscinetto che non erano riusciti a togliere. Portavano giù un rullo, come una specie di cerchione zincato delle macchine, ma senza gomma. Con il senno di poi ho capito di che cosa parlavano”.