Crisanti boccia le riaperture del 26 aprile: “In questo mese fantastico ci sono stati 7000 morti"

Il virologo a Piazza Pulita ribadisce: "Alla fine di questa epidemia voglio essere ricordato come una persona prudente, non ottimista o pessimista"

Andrea Crisanti
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4 Giugno 2021 - 07.44


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Andrea Crisanti non ha cambiato idea e non si pente di quello che ha detto in vista delle riaperture del 26 aprile scorso quando criticò il governo per tale scelta. “In questo mese fantastico ci sono stati 7000 morti, ci avviamo a superare l’Inghilterra e a diventare il primo paese in Europa per mortalità. Faccio un ragionamento paradossale. Se anche non fosse successo nulla, sarebbe stato giusto togliere il freno alla funivia del Mottarone? Abbiamo preso un rischio inutile con le riaperture decise il 26 aprile”. 
“L’Inghilterra aveva indicato la strada da seguire: oggi ha 2-5 morti, noi ne abbiamo 70. Parliamo di un mese di grande successo, in questo periodo abbiamo avuto 7000 morti. Alla fine di questa epidemia voglio essere ricordato come una persona prudente, non ottimista o pessimista”, dice Crisanti. Per il futuro “la durata della protezione da vaccino avrà un impatto su tutto il sistema: un conto è se dura 9 mesi, un altro conto è se dura 18. Abbiamo bisogno poi di vaccini somministrabili con una sola dose”.
Nelle ultime settimane ha ripreso quota la teoria relativa ad un’origine artificiale del coronavirus. “E’ vero che i processi di editazione genetica hanno fatto progressi eccezionali, però se cambiamo un pezzo del Dna di un virus e come se mettessimo una pagina nuova in un libro del ‘500. Questo disallineamento si vedrebbe e in questo momento non è stata provata la presenza di una pagina nuova in un libro vecchio”, dice Crisanti. Il virus potrebbe essere sfuggito da un laboratorio? “Possibile, ma difficilmente dimostrabile”, dice il professore, ponendo l’accento su una questione generale, legata alla dipendenza di laboratori scientifici dai ministeri della Difesa in diversi paesi. “La discussione su questo argomento ha un grande merito: fa luce su laboratori ad altissima sicurezza che dipendono direttamente dal ministero della Difesa”.

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