I voli di evacuazione dall’Afghanistan proseguono, e adesso una delle persone afghane più a rischio può dirsi al riparo.
La sua fuga contro i talebani è finita e Zahra Ahmadi, che ora si trova su suolo italiano, ha tirato un sospiro di sollievo e riabbracciato suo fratello Ahmed.
L’attivista 32enne è atterrata nel pomeriggio del 19 agosto a Roma insieme a altri 200 cittadini afghani grazie al ponte umanitario allestito dalla Farnesina.
“Zahra mi ha ripetuto mille volte grazie ed io lo rivolgo a quanti ci sono stati vicino”, ha dichiarato suo fratello. “Mi ha parlato delle sue amiche e mi ha supplicato di proteggerle”.
Mentre i talebani marciavano sul Paese conquistando sempre più territori fino ad entrare nella capitale Kabul, Zahra è stata costretta a nascondersi: la ragazza aveva appoggiato una manifestazione contro i fondamentalisti islamici e temeva delle possibili ritorsioni.
Zahra “è stanca ma molto felice”, prosegue suo fratello, “e alla fine mi ha pregato di dire a tutti che lei è solo una, che non conta nulla e che è qui per aiutare ad aiutare gli altri”.
I due si sono incontrati in aeroporto. Sebbene Zahra dovrà sottoporsi a quarantena preventiva per le misure anti-contagio, non è riuscita a trattenere la volontà di abbracciare suo fratello.
“La promessa era di non abbracciarci per via del Covid, ma ho guardato il colonnello che seguiva le operazioni il qualche si è emozionato e mi ha incoraggiato ad andare verso di lei”, ha concluso Ahmed Ahmadi. “Non riuscivamo a staccarci”.