Se non sei vaccinato mangi fuori, se hai il Green pass dentro: ecco il paradosso creato dai ristoratori

Per non perdere coperti relegano i possessori della certificazione vaccinale nei posti dentro al locale, lasciando liberi quelli fuori per chi il vaccino non ce l’ha. E scatta la protesta social

Ristoranti all'aperto
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23 Agosto 2021 - 12.19


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Un corto circuito che prima o poi avrebbe dovuto presentare il suo conto.

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Il paradosso del Green Pass: più libertà di circolazione, ma quasi una punizione per chi ce l’ha e vorrebbe mangiare all’aperto.

Perché? Semplice: i ristoratori per non perdere coperti relegano i possessori della certificazione vaccinale nei posti dentro al locale, lasciando liberi quelli fuori per chi il vaccino non ce l’ha (e per questo non è autorizzato a mangiare al chiuso). 

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E’ questa la denuncia che molti utenti stanno facendo sui social, lamentando una ‘discriminazione’ che fa storcere loro il naso.
Scrivono in molti: “Ti vaccini, compi il tuo dovere etico e ti ritrovi a cedere il passo a chi questa responsabilità non ce l’ha”.

Dal canto loro, i ristoratori si giustificano così: “Mettetevi nei nostri panni: se facciamo accomodare all’aperto un cliente con il pass rischiamo di perdere l’incasso dei coperti al chiuso”.

Un cortocircuito che sembra stia prendendo sempre più piede costringendo molti clienti con Green Pass, anche stranieri, a rinunciare al piacere delle cene estive all’aperto per permettere ai non vaccinati di consumare il loro pasto. Probabilmente con il finire della bella stagione, questo ‘privilegio’ per loro finirà, perché con l’appressarsi del freddo i pasti si consumeranno prevalentemente al chiuso. Ma nel mentre la stagione estiva pare essere stata in molti casi appannaggio di chi il Green Pass ( e quindi il vaccino) non ce l’ha.

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