Crisanti sul Green pass: "Non è una misura effettiva della sanità pubblica". Ecco cosa intende dire

Il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova: "E' un provvedimento estemporaneo, nessuno conosce il suo effetto sulla trasmissione del virus"

Crisanti
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13 Settembre 2021 - 15.13


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Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, ospite del programma ‘L’Aria che tira’ su La7, ha commentato una possibile estensione dei test salivari a scuola.
“Il Green pass non è una misura di sanità pubblica, non ha una metrica per misurare l’impatto sulla trasmissione” del coronavirus Sars-CoV-2.
“E’ un provvedimento estemporaneo che di fatto ha l’obiettivo di limitare i contatti tra persone non vaccinate, ma nessun conosce l’effetto del Green pass sulla trasmissione del virus. Quello che è pericoloso è che i politici dicono che con il Green pass creiamo degli ambienti sicuri. Non c’è nulla di più sbagliato, perché siamo solo leggermente più protetti con il certificato verde, ma non sicuri”.
“Siamo ancora in una fase di transizione e forse si intravede la luce alla fine del tunnel. Ma abbiamo situazioni come quella che sta capitando in Inghilterra, con 30-40mila casi al giorno e 150-180 decessi quotidiani, un numero importante che getta sfiducia su quello che potrebbe capitare da noi”, ha sottolineato Crisanti.
Poi, rispondendo a una domanda sulla sua militanza a sinistra e sulla sua presenza come ospite alla festa di Articolo 1 a Padova: “Sono particolarmente attento a tematiche sociali. Non faccio fatica a dire che da giovane ho militato in gruppi extraparlamentari, poi si diventa più equilibrati”.

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