Melania Trump si rifiutò di lanciare un appello per la pace e la non violenza durante l’assalto al Congresso del 6 gennaio.
Lo ha riferito la Cnn, secondo cui l’allora assistente dell’ex first lady inviò un messaggio di testo in cui le chiedeva: “Vuoi twittare che le proteste pacifiche sono un diritto di ogni americano, ma non c’è posto per l’illegalità e la violenza?”. Melania Trump rispose con una sola parola: “No”.
E’ quanto emerge dal libro dal titolo “I’ll Take Your Questions Now”, (“Ora risponderò alle vostre domande”) sulla rivolta al Capitol, che uscirà a breve, il 5 ottobre, a firma dell’allora assistente di Melania Trump, Stephanie Grisham.
La Cnn ha riferito, anche, a gennaio che Melania Trump era alla Casa Bianca durante l’insurrezione dei sostenitori del marito e stava guardando un servizio fotografico su un tappeto. In nessun momento del 6 gennaio, ha spiegato il network, la first lady ha pensato di annullare questo suo impegno né ha parlato pubblicamente in alcun modo delle atrocità commesse nel Campidoglio. Grisham racconta nel dettaglio alcuni di questi particolari nel suo libro.
“L’intento è ovvio. E’ un tentativo di redimersi dopo una scarsa performance come addetta stampa, per relazioni personali fallite e un comportamento non professionale alla Casa Bianca. Attraverso la menzogna e il tradimento, cerca di guadagnare rilevanza e denaro a spese della signora Trump”, ha commentato la famiglia dell’ex presidente americano.
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