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Il mito di Suburra cala nella terribile realtà. Un carcerato, accusato di omicidio per aver ucciso brutalmente un ragazzo con calci e pugni, diventa oggetto di ammirazione e attrazione.
“Tu non sai quello che fanno, so schifose proprio. Ti sto dicendo, se quelle vedono una cosa, non so il telegiornale, vedono nome e cognome, e sanno che stai a Rebibbia, basta mette nome e cognome e scrivi”. Gabriele Bianchi ha delle ammiratrici.
“Tu non sai quello che fanno, so schifose proprio. Ti sto dicendo, se quelle vedono una cosa, non so il telegiornale, vedono nome e cognome, e sanno che stai a Rebibbia, basta mette nome e cognome e scrivi”. Gabriele Bianchi ha delle ammiratrici.
Imputato insieme al fratello Marco e ad altri due giovani di Artena per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne massacrato senza motivo nella notte tra il 5 e il 6 settembre dell’anno scorso a Colleferro, il campione di Mma, tecnica mista di arti marziali, proprio per quell’orrore sembra attrarre alcune ragazze, che gli scrivono in carcere e di cui la fidanzata è gelosa, ha riportato Clemente Pistilli di Repubblica.
Non è il primo caso del genere. Angelo Izzo, il massacratore del Circeo, dopo uno scambio epistolare si sposò anche da detenuto. Una storia che si ripete per “i gemelli”, come vengono chiamati i due fratelli di Artena. Particolari che emergono ora dalla perizia sulle intercettazioni effettuate dai carabinieri a Rebibbia.
Figlia di un esponente di Forza Italia a Velletri ed ex candidata con Fi alle regionali 2018, Silvia Ladaga era incinta quando Willy è stato ucciso. La giovane non ha abbandonato Gabriele Bianchi e, un mese e mezzo dopo il dramma, andandolo a trovare in carcere insieme alla madre dell’imputato, Simonetta Di Tullio, viene intercettata mentre non fa mistero di essere gelosa delle donne attratte da lui e che gli scrivono a Rebibbia.
“A quelle.. ma io a quelle troie neanche gli scrivo, forse..”, la rassicura lui. Ancora: “Scherzando gli ho detto: se vuoi scrivi a mio fratello, gli ho detto scherzando, perché lui è single, ma non è che quella è capace che gli ha scritto, può esse che manco gli ha scritto”. L’imputato fa dunque la proposta di matrimonio alla fidanzata: “Io ti sto dicendo che io per te adesso, adesso, questa cosa non l’ho mai provata nei tuoi confronti, mai, però adesso io ti amo sopra ogni cosa, ok? Ti sto dicendo io per te venderei la mia anima al diavolo, per rista’ (ristare ndr) con la famiglia mia e con te. Cioè io voglio invecchiare con te. Non so se tu lo capisci”.
Ed è ricambiato: “Io lo volevo prima, pensa mo”. Anche Gabriele però si mostra geloso e lo rassicura la madre. “Sta gelosia allora tu levatela, perché sta gelosia non proprio esiste – gli dice la Di Tullio – questo te lo dico io da madre, so più le volte che tutti i giorni stiamo al telefono, quando viene da me, non viene manco da lavarsi i capelli, che una sera è venuta con i capelli ingrassati, è distrutta, non gli tie’ manco da lavarsi, non riesce con nessuno”.
La madre dei fratelli Bianchi: “Tengo due figli innocenti, puri”
Si parla poco di Willy nel colloquio. La mamma dei Bianchi sembra convinta dell’innocenza dei figli e attacca quanti avrebbero voltato loro le spalle e i giornalisti. “Ti dicono vi dovete vergognà – afferma la donna – non sapenno (sapendo) che tengo due figli innocenti, puri”.
Ancora: “Quello schifo che ti hanno messo in cima alle spalle. Ma la gente.. la cattiveria, la cattiveria.. quello che hanno potuto scrive figlio mio.. lo schifo che ci hanno messo in cima alla famiglia! Di tutti i colori, di tutti i colori figlio mio. Di tutti i colori, tutto.. tutto lo Stato, i politici.. tutto lo Stato contro, comuni, tutto..”. Ladaga: “È una cosa proprio esagerata”. E per la mamma di Marco e Gabriele Bianchi è stato dato pure troppo risalto all’uccisione di Willy: “È una cosa figlio mio che hanno messo in prima pagina manco se fossi stato.. è morta la regina”.
Poi lei è preoccupata per Marco: “Isso è più struggente, mamma perdonami, mamma questo.. isso (lui) bello mio, tiè sto peso sulle spalle da innocente, lui è puro come l’anima”.