Valesse il famoso detto talis pater, talis filius?
Un operatore della trasmissione di Rai Uno La vita in diretta, è stato malmenato nel pomeriggio di mercoledì ad Artena, fra Roma e Frosinone, da Ruggero Bianchi, padre dei fratelli Marco e Gabriele in carcere accusati di omicidio volontario per la morte di Willy Monteiro Duarte il 6 settembre dello scorso anno a Colleferro.
L’operatore stava riprendendo l’esterno della villa di famiglia, nella zona di Colubro, non lontano da Lariano, quando è stato insultato dalla finestra e quindi raggiunto in strada da Bianchi che lo ha preso a calci e pugni. Con il cameraman c’era anche una giornalista. I due si sono quindi allontanati, e l’operatore si è fatto medicare al pronto soccorso dell’ospedale di Frosinone da dove è stato poi dimesso con tre giorni di prognosi.
La reazione violenta di Bianchi padre sarebbe anche legata alla domanda sulle frasi della moglie, Antonietta Di Tullio, in carcere durante un colloquio con i figli. “Lo hanno messo in prima pagina manco fosse morta la regina”, aveva commentato la donna parlando del povero Willy, medaglia d’oro al valor civile.
Ruggero Bianchi e la moglie sono indagati dalla procura di Velletri – l’inchiesta è chiusa – per aver chiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza senza averne titolo, poi revocato, del quale – sempre secondo l’accusa – beneficiavano invece proprio i loro figli.