Un attacco ai suoi alleati dell’estrema destra sovranista, anche poi alla fine ci fa comunella insieme e accetta tutti gli scivoloni estremisti.
E l’allusione a Salvini e Meloni è evidente.
“Ovviamente sì. Mi sono vaccinato subito, appena è stato possibile farlo secondo le regole che sono state stabilite. E’ una cosa logica per tutelare me, i miei cari, le persone che lavorano con me, le persone che incontro. Per contribuire a limitare la circolazione di questo pericoloso virus, con il rischio di nuove varianti ancora più pericolose”.
Lo dice Silvio Berlusconi in un’intervista a Libero. Ribattendo all’osservazioni di alcuni opinionisti secondo i quali sostiene un governo illiberale, “esattamente il contrario. E’ il Covid – rimarca- che ha distrutto non solo tante vite umane ma anche tante aziende, tanti posti di lavoro. Il green pass e l’obbligo vaccinale per alcune categorie sono strumenti di tutela della vita e della libertà. Grazie ai vaccini stiamo tornando verso una vita normale, nella quale si può lavorare nelle fabbriche” e negli uffici, si può andare a scuola in presenza, si possono frequentare cinema e teatri, ristoranti e centri sportivi.
Hanno una strana idea di libertà coloro che pensano di avere il diritto di contagiare gli altri. Per fortuna sono molto pochi anche se rumorosi”.
Gli italiani, sottolinea Berlusconi, sono “un grande popolo che dà il meglio di sé proprio nelle emergenze nelle emergenze. Lo abbiamo dimostrato nella pandemia: di fronte a sacrifici gravi, ho visto una compostezza e un rispetto delle regole che fanno a pugni con l’immagine un po’ anarchica di ‘genio e sregolatezza che spesso accompagna gli italiani. La generosità con la quale in tanti, a cominciare dal personale sanitario fino agli addetti ai servizi essenziali, hanno messo a rischio la salute e la vita per consentire di superare la fase peggiore della pandemia rimarrà un modello e un esempio per tutti”.
“Purtroppo- evidenzia poi Berlusconi – la storia del nostro Paese ha conosciuto tanti cattivi maestri che facendosi scudo del loro prestigio intellettuale e invocando la libertà di pensiero , di ricerca, si stampa hanno diffuso idee che altri hanno tradotto in pratica con conseguenze criminali. Naturalmente la libertà di espressione è un principio assoluto che va tutelato sempre ma fomentare la divisione del Paese su un tema che dovrebbe vedere gli italiani uniti è davvero irresponsabile”.
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