Sono aumentate a dismusura le somministrazioni di vaccini anti-Covid nella settimana dal 24 al 30 novembre: oltre 1,9 milioni, con una media giornaliera di 306.445. Ma non solo le terze dosi, ma anche le prime: complice l’impatto della variante Omicron?
E’ quanto emerge dal nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe. Decollano in particolare le terze dosi (+52,5% rispetto alla settimana precedente) mentre le prime dosi salgono del 34,7%. Nella stessa settimana si è registrato un aumento di casi (+25%), terapie intensive (+22%) e decessi (+14%).
Al primo dicembre sono state somministrate 6.543.004 terze dosi, con un tasso nazionale di copertura del 31,8% ma con nette differenze regionali: si va dal 21,6% del Friuli-Venezia Giulia al 44,5% del Molise.
Nel giro di sette giorni è aumentata la pressione sugli ospedali e si sono registrati 498 decessi per Covid su tutto il territorio nazionale. “Da sei settimane consecutive continuano ad aumentare i nuovi casi settimanali, con una media giornaliera più che quintuplicata: dai 2.456 del 15 ottobre ai 12.345 del 30 novembre”, ha osservato Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe.
Senza copertura 6,8 milioni di italiani, 2,57 milioni sono over 50 – Sono ancora 6,8 milioni le persone, di cui 2,57 milioni sopra i 50 anni d’età, a non avere ancora alcuna copertura vaccinale. Dopo due settimane di stabilizzazione intorno a quota 127mila, nell’ultima settimana il numero dei nuovi vaccinati è salito a 168.377 (+31,5%). Tuttavia, dei 6,8 milioni di persone non vaccinate crescono troppo lentamente due fasce che preoccupano: da un lato 2,57 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall’altro 1,16 milioni nella fascia 12-19 che influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuole.
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