Dopo l’esplosione per la fuga di gas avvenuta a Ravanusa sono stati tratti in salvo quasi tutti: è stata estesa l’area di intervento e delle ricerche dei due ultimi dispersi, padre e figlio, Calogero e Giuseppe Carmina, di 88 e 59 anni, tra le macerie di Ravanusa. Lo confermano i vigili del fuoco in azione da sabato sera, quando, intorno alle 21, una esplosione ha seminato morte e devastazione.
Sette i corpi estratti, gli ultimi quattro individuati ieri poco dopo le 6.30, dopo la segnalazione di Luna, il labrador di sei anni, unità cinofila del reparto dei vigili del fuoco di Palermo.
Tra loro la trentenne infermiera Selene Pagliarello – “la figlia di tutti” – al nono mese di gravidanza: con il marito 35enne Giuseppe, attendeva il piccolo Samuele che sarebbe nato una settimana dopo; i loro corpi erano insieme ai genitori di lui – nell’appartamento del terzo.piano – che erano andati a trovare e 5 minuti dopo sarebbero scesi per mangiare una pizza con gli amici.
I corpi dei due dispersi non si troverebbero dove era la loro abitazione. È stata dunque allargata la zona di azione, con squadre e ruspe in azione oltre le vie Trilussa e Galilei, ‘epicentro’ del violentissimo scoppio provocato secondo l’ipotesi seguita, da un accumulo sotterraneo di gas. La procura di Agrigento indaga per disastro e omicidio colposi.