Covid, La Vecchia: “Bisogna resistere ancora un altro mese. A marzo ne saremo usciti”

l docente di Epidemiologia: “A fine febbraio dovremmo avere 10 mila casi al giorno, dieci volte meno di adesso”

Covid, La Vecchia: “Bisogna resistere ancora un altro mese. A marzo ne saremo usciti”
L'epidemiologo, Carlo La Vecchia
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30 Gennaio 2022 - 10.28


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Il Covid sta rallentando in Italia. Infatti negli ultimi giorni i numeri della pandemia sono in lieve decrescita. Ma secondo Carlo La Vecchia, ordinario di Epidemiologia all’Università Statale di Milano, è ancora troppo presto per allentare completamente le misure anti-Covid. Intervistato dal Corriere della Sera, ha affermato:

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“Dobbiamo tenere duro ancora un po’, ma non manca molto. Omicron ha una diffusione vastissima: secondo l’Institute for Health Metrics and Evaluation della Fondazione Bill e Melinda Gates, avrebbe infettato il 60% della popolazione mondiale. Se aggiungiamo la quota di vaccinati, in Italia dovremmo superare il 95% di persone almeno parzialmente immuni. Ufficialmente i contagiati con Omicron sono 5 milioni, ma possiamo presumere che siano ben oltre il doppio considerando che molti positivi sono asintomatici o paucisintomatici e solo per pochi giorni”.

Il professore ha proseguito affermando che, effettivamente, Omicron è meno letale delle varianti precedenti. Per questo il numero di decessi è rimasto contenuto anche in aree con coperture vaccinali estremamente basse, come l’Africa (dove la copertura è all’11%). “Si stima che, con le varianti precedenti, i morti fossero uno ogni cento positivi – ha continuato La Vecchia –. Con Omicron sono scesi a uno ogni mille positivi”.

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Secondo il professore nelle prossime settimane le misure prudenziali vanno mantenute, visto l’alto numero di casi giornalieri di positività. “È importante percorrere questo ultimo tratto in sicurezza. Si tratta di resistere un mese: a fine febbraio dovremmo avere circa 10 mila casi al giorno, ovvero 10 volte meno di quanto avviene ora, con un’ulteriore discesa a marzo. Anche la pressione sugli ospedali e i decessi caleranno, con un ritardo di circa due-tre settimane rispetto al numero di contagi. A Pasqua, se tutto va bene, dovremmo essere fuori da questo ciclo pandemico che ci accompagna da più di due anni”.

Per quanto riguarda, infine, il rischio che rispunti Delta una volta sconfitta Omicron, La Vecchia ha affermato: “Potrebbe persistere, ma anche Delta difficilmente resterà a lungo tra noi. Al contrario di Omicron, è coperta bene dai vaccini. Il virus non scomparirà, ma il suo impatto da marzo in poi resterà marginale a lungo”.

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