Grazie alla prudenza e al rigore in Italia sono state salvate migliaia di persone. Ma la destra che ama le ricette alla Bolsonaro continua a strepitare e a cercare i voti no-vax.
La vaccinazione dei bambini “non è materia di contesa politica, sbaglia chi la porta su questo piano. Tutto possiamo fare, tranne che portare questi temi così delicati in un dibattito quasi da campagna elettorale che non serve a nulla e fa solo male al Paese”.
. Così il ministro della salute, Roberto Speranza, ha risposto a Lucia Annunziata che, nel corso della sua tramissione ‘Mezz’ora in più’, gli chiedeva un commento sulle dichiarazioni di Giorgia Meloni e Matteo Salvini che non intendono vaccinare i loro figli.
“Penso che dobbiamo avere fiducia nei nostri pediatri e nei nostri scienziati – ha aggiunto Speranza – Abbiamo la fortuna di avere pediatri di grandissima qualità e una comunità scientifica di eccellenza e possiamo fidarci di loro”, ha concluso.
Prudente ottimismo
“Stiamo piegando la curva, e senza aver dovuto far pagare un forte prezzo di chiusure – osserva il titolare del dicastero -. C’è però bisogno di cautela. Ecdc dice che la pandemia è ancora in corso anche se in Europa va decisamente meglio. I tanti casi di Omicron non si sono trasformati in ospedalizzazioni e ciò è grazie alla campagna vaccinale: siamo al 91% di prime dosi tra gli over12″.
“Mascherine? Indossarle sempre al chiuso”
Sull’utilizzo delle mascherine Speranza chiarisce: “Se io sono all’esterno in un parco o cammino per strada senza rischi tolgo la mascherina, ma la norma che ho firmato dice che la mascherina va tenuta con sé e se ci sono assembramenti va indossata. La mascherina è stato uno strumento fondamentale in questi mesi e lo è ancora: vanno sempre indossate al chiuso e all’aperto vanno indossate appena c’è un elemento di rischio, ciò anche per buon senso”.
“Obbligo over 50 strategia giusta”
“Dal 15 c’è obbligo di Super Green pass sui luoghi di lavoro: è una strategia giusta e mirata”. Di questo il ministro della Salute ne è più che convito e spiega: “E’ un provvedimento mirato per le persone over 50 non vaccinate che più rischiano di essere ospedalizzate se infettate. Si tratta di una scelta giusta che ci mette nelle condizioni di guardare con più fiducia nei prossimi mesi. Dobbiamo ancora insistere per vaccinare, più asciughiamo l’area dei non vaccinati più il Paese è in sicurezza”.
“Cts? Valuteremo allo scadere dello stato di emergenza”
Su futuro del Cts, invece, dichiara: “Abbiamo lavorato a fianco della comunità scientifica in questi due anni e questo non cambierà, poi valuteremo le modalità tecniche in merito al Cts quando arriveremo sotto la scadenza del 31 marzo per lo stato di emergenza, ma il governo continuerà ad avere rapporto stretto con la comunità scientifica. Sul Cts non ci sono decisioni assunte ma valuteremo le modalità tecniche”.