Guerra finta in Ucraina, No Vax e 5g: Freccero, Cacciari, Orsini e Mattei nel summit complottista

La guerra in Ucraina è “la guerra della Nato”, il Green Pass è ‘olio di ricino postmoderno’, i vaccini ‘modificano il Dna’ e in Ucraina si è assistito un golpe voluto dai paramilitari nazisti addestrati dagli americani e finanziati da Soros.

Guerra finta in Ucraina, No Vax e 5g: Freccero, Cacciari, Orsini e Mattei nel summit complottista
Carlo Freccero
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3 Aprile 2022 - 11.56


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Carlo Freccero, Massimo Cacciari, con guest star Alessandro Orsini, sono i membri con il professor Ugo Mattei della commissione DuPre (Dubbio e Precauzione) che si sono incontrati ieri, sabato 2 aprile, all città dell’Altra Economia a Roma, per illustrare le loro tesi a una cinquantina di uditori, tutti dimentichi della mascherina. 

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La guerra in Ucraina è “la guerra della Nato”, il Green Pass è ‘olio di ricino postmoderno’, i vaccini ‘modificano il Dna’ e in Ucraina si è assistito un golpe voluto dai paramilitari nazisti addestrati dagli americani e finanziati da Soros. L’abc del complottismo da bar sport, solo che a sostenerlo sono ‘intellettuali’ italiani. Che hanno officiato il matrimonio tra i No Vax e i complottisti della guerra, più propensi a credere alla linea di Mosca che a quella di Zelensky. 

“Dobbiamo fronteggiare un attacco” dice Alessandro Orsini, che ha trovato un momento di pausa tra un’ospitata tv e l’altra, da parte dei “poteri forti” schierati ad ampio spettro: “Non ho paura di Draghi, non ho paura di tutti i ministri e i parlamentari che mi attaccano. Devo insultare Draghi e tutti i ministri per far capire che non ho paura?”. 

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E giù insulti a giornalisti, definiti “persone disumane” (andrebbe fatto notare a Orsini che senza i giornalisti che continuano a invitarlo in televisione o a intervistarlo sui giornali di lui si parlerebbe ben poco) e a proclami come “l’Italia non è affatto un paese libero”. 

Ma poi è il turno di Carlo Freccero, che come un qualsiasi complottista della domenica su Facebook, illustra il grande piano segreto per controllare il mondo, che lui ha perfettamente capito ovviamente: “Covid e guerra hanno trasformato il dibattito in propaganda”, orchestrata neanche a dirlo “in America”. E come con i vaccini “il dna è stato modificato attraverso la tecnica Rna”, così “la guerra in Ucraina è come una fiction”, con “materiale prodotto ad hoc”. 

Infine, Cacciari. Sempre stanco, sempre arrabbiato, sempre dalla parte della ragione. L’unico, a onor del vero, che forse si vergogna un po’ di essere finito in questa pantomima. E avverte gli altri oratori di “moderare i toni” perché “dobbiamo tenere conto di come si muove l’avversario: col Covid abbiamo fatto fatica a far capire che non fossimo terrapiattisti”.

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E infatti nell’intervento successivo, ecco Giorgio Bianchi, blogger che ha “unito i puntini” fra Covid e 5G, spiegare che “Zelensky è un fantoccio”, che la guerra “dura da 8 anni, dopo il colpo di stato del 2014”, che insomma ci troviamo difronte a una “trappola tesa dalla Nato”. “E se la Russia avesse organizzato un golpe in Canada?”. 

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