Report: il fascista Delle Chiaie a Capaci con i boss mafiosi nei mesi prima della strage

Stefano Delle Chiaie, il fondatore di Avanguardia nazionale e poi cofondatore dell'organizzazione di destra Ordine Nuovo, scomparso nel 2019, sarebbe stato presente insieme ad alcuni boss nei pressi dello svincolo di Capaci per un sopralluogo

Report: il fascista Delle Chiaie a Capaci con i boss mafiosi nei mesi prima della strage
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23 Maggio 2022 - 18.41


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Mafia e fascisti in una sorta di alleanza in occasioni delle stragi? L’ipotesi c’è ma le  certezze no. Ne parla Report.

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Stefano Delle Chiaie, il fondatore di Avanguardia nazionale e poi cofondatore dell’organizzazione di destra Ordine Nuovo, scomparso nel 2019, sarebbe stato presente insieme ad alcuni boss nei pressi dello svincolo di Capaci per un sopralluogo qualche mese prima della strage in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. 

È una delle ipotesi su cui sono in corso verifiche e se dovesse dimostrarsi provata darebbe forza alla tesi che a preparare la strage siano stati gli ambienti dell’estrema destra eversiva i quali avrebbero utilizzato la mafia stragista di Totò Riina per un vero colpaccio da strategia della tensione.

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Le indagini di Borsellino

Di Ordine Nuovo faceva parte Pietro Rampulla, il boss di Mistretta, colui che ha fornito il telecomando della strage e condannato per la strage di Capaci. Su questo scenario poi stava probabilmente indagando Paolo Borsellino e per questo sarebbe stata decisa l’accelerazione che ha portato, 57 giorni dopo la strage di Capaci, alla strage di Via d’Amelio.

 Borsellino aveva capito e aveva cominciato a scavare sui collegamenti tra la mafia di Totò Riina e le frange eversive della destra italiana a sua volta collegate con la P2 di Licio Gelli. La sparizione dell’Agenda rossa potrebbe essere servita a cancellare per sempre uno o più appuntamenti con possibili confidenti o fonti privilegiate di Paolo Borsellino.

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Le altre ipotesi su Via d’Amelio

Si tratta per il momento di ipotesi: all’accertamento dei lati oscuri e dei depistaggi della strage di Via d’Amelio stanno lavorando diverse procure antimafia del Paese, ognuna per le proprie competenze territoriali. Quella di cui parliamo è una terza ipotesi, che si affianca a quelle fin qui emerse sul possibile movente della strage di via d’Amelio: le indagini di Borsellino sul cosiddetto filone mafia e appalti e sulla cosiddetta Trattativa Stato-mafia.

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