La pace va costruita giorno per giorno. E la sfida maggiore sarà quella (sperando che la guerra in Ucraina finisca presto) di poter tornare a parlare di disarmo bilanciato nella comune sicurezza e che non ci sia una nuova corsa al riarmo.
«Ascoltiamo il lamento dei popoli dilaniati dalla guerra e onoriamo la memoria delle decine di migliaia di persone uccise in Ucraina. Non smettiamo di interrogarci su cosa dobbiamo fare perché tacciano le armi e prevalga il rispetto della vita!».
È l’appello all’Europa che il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, rinnova nel giorno della festa del patrono del Vecchio Continente, san Benedetto, perché «sia unita e giochi un ruolo attivo nella indispensabile ricerca della pace».
«`Messaggero di pace´, scriveva Paolo VI nella lettera con cui lo dichiarava patrono, fece nascere nel Vecchio Continente `l’aurora di una nuova e’ra´. Preghiamo perché il suo esempio ci aiuti a costruire fratellanza e speranza – conclude il cardinale, citato dal Sir -, mentre facciamo nostre le parole di Papa Francesco ieri all’Angelus: `Che Dio mostri la strada per porre fine a questa folle guerra!».