L’ex Ilva di Cornigliano in sciopero, dalle 7.30 alle 11.30, con la protesta andata in scena a Genova, dopo l’incontro convocato giovedì a Roma dal ministro del made in Italy, Adolfo Urso, ma disertato dall’azienda. I lavoratori, dopo un’assemblea davanti ai cancelli convocata dalla Rsu, hanno dato vita a un corteo per le strade di Cornigliano bloccando il traffico per circa un’ora.
«La situazione è senza dubbio complessa – dice il segretario genovese della Fiom, Stefano Bonazzi – perché questa gestione scellerata sta portando gli stabilimenti a una lenta agonia. Noi chiediamo che mutino le condizioni di governo degli impianti. Lo Stato ha annunciato che metterà un miliardo sull’ex Ilva, noi pensiamo che quel miliardo possa servire per cambiare in maniera profonda le condizioni di gestione degli stabilimenti».
«Ora – aggiungono il segretario generale Fim Cisl Liguria Christian Venzano e Nicola Appice, responsabile rsu Fim Cisl – aspettiamo veramente che lo Stato prenda in mano la gestione garantendo una precisa svolta che sia mirata ad un piano di rafforzamento di tutti gli stabilimenti. Non è possibile che si continui a navigare senza avere una prospettiva a media-lunga scadenza in un settore così fondamentale per il nostro paese. Qui si vive alla giornata senza un piano industriale, nel caso di Genova ci troviamo di fronte ad una situazione allarmante: lo stabilimento avrebbe bisogno di una massiccia iniezione di risorse economiche, partendo dalle manutenzioni fino agli investimenti strutturali: invece ci troviamo a gestire innumerevoli problematiche che ci impediscono di produrre come invece potremmo fare».