La versione ufficiale è che l’assegnazione del porto avviene in base alle capacità di accoglienza più vicine. La sensazione è che in attesa di trovare il modo di disfarsi delle Ong per rivendere politicamente questa ‘vittoria’ al popolo bue che li vota, ma senza prendere altri schiaffi da Germania, Francia e altri, il governo reazionaria stia cercando tutti i modi di trovare cavilli ed espedienti per intralciare le attività delle Ong.
Ora li hanno mandati a Livorno e alla prima occasione utile li manderanno a Genova o forse a Trieste pur di allungare i tempi di navigazione.
Lo sbarco di 63 migranti a bordo della nave Sea Eye 4 nel porto di Livorno è stato autorizzato dalle autorità italiane.
Dopo il porto di Gioia Tauro alla Rise Above per sbarcare 27 migranti, dunque, ora quello toscano. Il Viminale sembra applicare già il nuovo codice di condotta per le Ong che il governo si appresta a varare: e cioè porto in Italia sì ma solo alle navi che lo chiederanno immediatamente dopo il primo soccorso, senza attendere di farne altri.
La Ong tedesca Sea-Eye 4 ha fatto sapere che molti dei migranti a bordo sono malati o feriti, e che tra di loro vi sono 12 minori non accompagnati e 5 donne. Sui social ha anche spiegato gli step del salvataggio: “Mentre l’Ue è inattiva – si legge – oggi abbiamo unito le forze con altre due organizzazioni per garantire che 63 persone fossero salvate da un pericolo acuto per la loro vita. AlarmPhone ha ricevuto una chiamata di soccorso da persone su un gommone non degno di mare e l’ha inoltrata alle navi sulla scena. Quando la Mission Lifeline ha raggiunto la barca, ha fornito il primo soccorso. Contemporaneamente, la gente era già un giorno e mezzo di mare. Alla fine, l’equipaggio del Sea Eye 4 ha portato le persone a bordo e ha fornito loro cibo e vestiti caldi”