Emanuela Orlandi, parla il pm: "In Vaticano conoscono la verità, e c'è chi ha fatto carriera..."

"Il Vaticano non ha mai realmente collaborato con la magistratura italiana nel caso Orlandi. Credo che all'interno del Vaticano vi siano ancora persone che conoscono la verità. E conoscere la verità, con particolari dettagli, per taluni è stato decisivo".

Emanuela Orlandi, parla il pm: "In Vaticano conoscono la verità, e c'è chi ha fatto carriera..."
Il caso di Emanuela Orlandi
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11 Gennaio 2023 - 09.27


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Il caso di Emanuela Orlandi torna sotto i riflettori. Dopo l’annuncio da parte del Vaticano della riapertura delle indagini, la vicenda della 15enne rapita nel 1983 potrebbe entrare finalmente in una nuova e si spera definitiva fase. In un’intervista a La Stampa, l’ex procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo ha parlato del caso, che aveva seguito da vicino.

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«Credo che Emanuela sia entrata, con l’ingenuità dei suoi quindici anni, in un gioco troppo più grande di lei. Ritengo che sia stata sequestrata a fini di ricatto e poi riconsegnata da Renato De Pedis a qualcuno inviato dal Vaticano. Temo che, successivamente, sia morta». 

Si arriverà alla verità? «Lo spero, ma lo ritengo improbabile. La verità è un concetto astratto, ha tante facce e non tutte presentabili. Alcune possono essere digerite solo dalla Storia. È comunque un segnale forte che il Vaticano, inaspettatamente, sua sponte, apra per la prima volta un’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela». 

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«Ho avuto libertà di indagare solo dal luglio 2008 al marzo 2012. La mia amarezza più grande è stata quella di essere arrivato a un punto di svolta e non essere riuscito a realizzarla per l’intervento di forze sconosciute, anche se individuabili. Mi sono opposto all’archiviazione, spiegando che dovevano essere espletati ancora molti interrogatori e approfondite le circostanze della scomparsa di numerose altre ragazze».

«I fatti mi fanno concludere che, nel corso degli anni, il Vaticano non ha mai realmente collaborato con la magistratura italiana nel caso Orlandi. Credo che all’interno del Vaticano vi siano ancora persone che conoscono la verità, alcune direttamente e altre indirettamente. E conoscere la verità, con particolari dettagli, per taluni è stato decisivo nella carriera».

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