Matteo Messina Denaro, trasferito in Abruzzo nel carcere de L’Aquila, potrebbe essere determinante qualora avesse voglia di parlare con gli inquirenti. Una possibilità, però, che al momento appare più che remota. «Non ha dato nessun tipo di indicazione. Adesso ci sarà la verifica dei magistrati della Procura della Repubblica di Palermo. Faremo tutti gli approfondimenti sulla rete dei fiancheggiatori e se dovesse collaborare ben venga» ha dichiarato a Sky Tg24 il generale Pasquale Angelosanto, comandante del Ros dei Carabinieri.
«Al momento dell’arresto abbiamo sequestrato alcuni cellulari che non abbiamo ancora esaminato. Se ci sono contatti con altre utenze dovremo capire se erano contatti consapevoli o di persone che non sapevano di avere a che fare con un latitante» conclude Angelosanto.