Sassuolo: quattro vigili indagati per tortura ai danni di un immigrato

A Sassuolo quattro agenti della polizia locale sono stati sospesi perché indagati per tortura ai danni di un immigrato di origine marocchina. Lo hanno aggredito nel pronto soccorso dell'ospedale

Sassuolo: quattro vigili indagati per tortura ai danni di un immigrato
Polizia locale
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19 Febbraio 2023 - 16.05


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Un altro epidodio a metà tra la violenza gratuita e la xenofobia. A Sassuolo quattro agenti della polizia locale sono stati sospesi perché indagati per tortura ai danni di un immigrato di origine marocchina.

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Si tratta di due agenti e due assistenti, questi ultimi accusati anche di falsità ideologica in atto pubblico per aver redatto una relazione di servizio falsa. Il provvedimento, disposto dal Gip del tribunale di Modena e richiesto dalla Procura, parte da una denuncia del direttore generale dell’Ospedale della città emiliana per un fatto risalente all’ottobre del 2021. I quattro, secondo l’esposto, avrebbero aggredito l’uomo mentre si trovava al pronto soccorso per una crisi ipoglicemica.

Cosa è successo
 L’uomo era stato trasportato in ambulanza in ospedale dalla Croce Rossa di Sassuolo dopo che era stato trovato in strada in stato confusionale. Secondo quanto denunciato nell’esposto e ricostruito dalla Procura mentre era in corso la raccolta dei dati del paziente e i suoi parametri vitali, i quattro sono arrivati in ospedale senza che qualcuno li avesse chiamati e hanno iniziato a inveire contro il paziente, immobilizzandolo con forza alla barella sulla quale si trovava e picchiandolo sul petto e sulla testa.

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Uno di loro – spiega la Procura – è salito con i piedi sul bacino del paziente, in posizione accovacciata, chiedendogli con insistenza se avesse assunto sostanze stupefacenti. I comportamenti dei quattro agenti sono stati descritti dettagliatamente dal personale sanitario. Dalle dichiarazioni di medici e infermieri è emersa infatti la convinzione che l’uomo fosse legato al mondo dello spaccio.


 
Immigrato in Italia con permesso di soggiorno: lavora come operaio
 La vittima lavora come operaio in Italia da anni, con regolare permesso di soggiorno, e non è mai stato denunciato o anche solo foto segnalato per reati di droga.


 
La vittima non ha sporto denuncia
 L’uomo, a oggi, non ha sporto denuncia perché non ricorda quanto accaduto, visto che era in stato di incoscienza per via di una grave crisi ipoglicemica. Prima della emissione dell’ordinanza cautelare gli indagati sono stati interrogati dal Gip di Modena. La durata della sospensione dal servizio è differente per ciascuno dei quattro agenti. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del nucleo operativo di Sassuolo con la collaborazione della Comandante della polizia locale.

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