La destra reazionaria che ha le sue radici nel fascismo oggi parlerebbe di rissa, visto che l’ipocrisia e la disonestà intellettuale fascista è nota da più di un secolo.
Ma l’omicidio Matteotti è il passaggio definitivo dell’instaurazione di un regime criminale, come quello di Benito Mussolini, capace di eccidi e assalti contro i sindacati e gli operai prima di andare al potere e poi cultminato con le leggi razziali e la guerra al fianco di Hitler.
Ora i deputati Filiberto Zaratti (AVS) e Arturo Scotto (Pd) hanno presentato una proposta di legge per celebrare Giacomo Matteotti a cento anni dal suo assassinio.
«Prima di lui Giacomo Di Vagno, dopo di lui Giovanni Amendola, tutte vittime dello squadrismo fascista. «L’uccisione di Matteotti», spiega Zaratti, «segnò il passaggio dal regime illiberale alla dittatura del Governo Mussolini e deve essere ricordata per il suo significato e per il sacrificio di un uomo coraggioso e integro. La proposta di legge vuole finanziare e promuovere tutte le iniziative per valorizzare e studiare l’opera della eminente figura del socialismo italiano attraverso bandi di concorsi pubblici. Si prevede un finanziamento di 400 mila euro all’anno nel triennio 2023-2025».