Una donna di 41 anni, originaria del vicentino e residente a Trento, è imputata per estorsione continuata nei confronti di un 62enne di Ravenna. Tra i due, era nato su Facebook un legame “speciale” e, un certo punto, la confidenza era divenuta tale che lui aveva acconsentito a inviarle foto intime. Salvo poi, secondo l’accusa, essere ricattato e versare oltre 5 mila euro in cambio del segreto su quegli scatti che altrimenti sarebbero finiti nelle mani dei suoi familiari.
L’uomo, come riferito dai due quotidiani locali, ieri in aula ha raccontato quanto capitato nell’ultimo anno. «Io le avevo mandato delle foto intime – ha ricordato – mentre lei mi aveva inviato qualche foto non intima su Whatsapp». Da lì sarebbe cominciato il ricatto a cui erano seguiti bonifici e ricariche sulla carta PostePay della donna. «Versavo – ha detto l’uomo – perché lei minacciava di diffondere le foto intime tra i miei conoscenti».
Il ricatto sarebbe andato avanti per due settimane e per un totale di 5.537 euro fino al 13 dicembre 2019, giorno in cui l’uomo aveva deciso di confidarsi con la moglie, di fare denuncia ai Carabinieri e di cancellarsi da Facebook. Per la difesa invece quei soldi erano stati regalati e non erano il frutto di una estorsione. La sentenza è attesa per metà maggio.
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