A scuola si parla di droga: assemblea interrotta dalla polizia che identifica gli studenti

Gli agenti si sono presentati in aula ieri, alle 9.40, nell'istituto superiore Majorana-Cascino di Piazza Armerina, nell'Ennese, identificando gli organizzatori dell'iniziativa. La preside aveva spiegato che era tutto regolare

A scuola si parla di droga: assemblea interrotta dalla polizia che identifica gli studenti
Gli studenti del Majorana di Piazza Armerina
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2 Marzo 2023 - 18.42


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Il brutto segnale di un’aria reazionaria che non fa bene: cento incontri in un anno, non solo nelle scuole, ma stavolta un’assemblea organizzata dall’associazione `Meglio legale´, che si batte per la legalizzazione della cannabis, è stata interrotta dall’intervento della polizia.

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Gli agenti si sono presentati in aula ieri, alle 9.40, nell’istituto superiore Majorana-Cascino di Piazza Armerina, nell’Ennese, identificando gli organizzatori dell’iniziativa. Alla polizia non sono bastate le rassicurazioni della preside, Lidia Gangi, date telefonicamente a un ispettore, sul fatto che l’assemblea era stata regolarmente autorizzata. Chiusa la telefonata, quando tutto sembrava chiarito, è cominciata l’identificazione degli studenti.

L’ispettore ha riferito alla dirigente scolastica che l’intervento era scaturito da una segnalazione arrivata da Enna. «L’assemblea congiunta – dice la preside – è stata richiesta dai rappresentanti di classe sulla base di una programmazione con la consulta provinciale e ha visto la partecipazione a distanza degli alunni collegati dalle classi e del rappresentante di `Meglio Legale´, Pierluigi Gagliardi, che ha presentato agli studenti il quadro normativo chiarendo subito che l’obiettivo dell’associazione è quello di argomentare tesi circa l’auspicato utilizzo legale della cannabis per contrastare fenomeni di criminalità».

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Marco Geco, coordinatore nazionale della Federazione degli studenti, annuncia che chiederà un’audizione al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e afferma che «in assenza di diversa motivazione», quanto accaduto a Piazza Armerina «rischia di risultare politicamente inaccettabile. Un intervento del genere è in forte contrasto col diritto alla libera espressione sancito dalla nostra Costituzione».

Antonella Soldo, coordinatrice di «Meglio legale», sottolinea che il tema della legalizzazione della cannabis è all’ordine del giorno nel dibattito pubblico e istituzionale, «se n’è discusso anche nelle aule parlamentari. L’irruzione si configura come un pericoloso atto intimidatorio nei confronti di ragazzi, molti dei quali minori. Andremo fino in fondo per capire cosa è successo».

Nel ricordare che l’associazione `Meglio Legale´ coinvolge parlamentari, medici, imprenditori, avvocati, giornalisti e semplici cittadini, la deputata del Pd Maria Stefania Marino parla di «intervento sproporzionato delle forze dell’ordine, che ha avuto il pessimo retrogusto di una vera e propria intimidazione. Vorrei sapere dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi se siamo ancora in un Paese democratico».

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Sulla stessa linea il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e il deputato di Azione-Italia Viva Davide Faraone, che sulla vicenda annunciano un’interrogazione ai ministri dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, e degli Interni, Matteo Piantedosi.

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