Una manifestazione annunciata ma la propaganda del governo Meloni – tanti brava a fare un decreto mezzo liberticida sui rave – dimostra tutta la sua inconsidetnza, visto che il ministro Piantedosi, tra un carico residuale e una accusa ai migranti, si è dimostrato incapace di dare le indicazioni per gestire l’ordine pubblico.
A meno che le devastazioni degli insurrezionalisti (gli anarchici sono altra cosa) non siano funzionari alla retorica della destra reazionaria in cerca di un nemico esterno da utilizzare come capro espiatorio per mettere in secondo piano le sue inettitudini. In ogni caso il ministro dell’interno ne dovrebbe rispondere.
Caos al corteo per Alfredo Cospito di Torino, dove centinaia di anarchici, arrivati anche dall’estero, si sono scontrati con le forze dell’ordine.
Alcuni manifestanti e due agenti sono rimasti feriti. Oltre 160 persone sono state identificate, 5 sono state arrestate e 33 portate in questura per accertamenti: di queste, una è stata denunciata per possesso ingiustificato di materiale esplodente e due per possesso ingiustificato di armi. Ingente il materiale sequestrato. Emessi 11 fogli di via. Intanto, secondo il medico curante, la situazione fisica dell’anarchico “si sta deteriorando rapidamente, anche se il fatto che abbia ripreso a prendere almeno un po’ di zucchero la rende un po’ meno drammatica”.
Dopo il raduno in si sono mossi in corteo, lasciando una scia di devastazione: rotte vetrine dei negozi, vetri delle auto in sosta a decine, divelti cartelli stradali e totem pubblicitari, incendiati cassonetti, lanciati grossi petardi, bombe carte, sassi e bottiglie.
Nel tardo pomeriggio di sabato le forze dell’ordine hanno dovuto intervenire con gli idranti e i lacrimogeni nella zona del mercato di Porta Palazzo, per allontanare i manifestanti lontano dal centro di Torino, dopo scene da guerriglia urbana.
