Alfredo Cospitoha chiesto i domiciliari al Tribunale di Sorveglianza di Milano per motivi di salute attraverso l’avvocato Flavio Rossi. I giudici (la presidente Giovanna Di Rosa, affiancata da Ornella Anedda e da due esperti) dovranno ora stabilire la data dell’udienza per discutere la richiesta. Se dovesse essere accolta, sarebbe di fatto revocato per l’anarchico il 41 bis, contro cui Cospito sta lottando proprio con il digiuno.
La Sorveglianza milanese viene dunque chiamata a vagliare una questione delicatissima, sulla quale più volte si è anche espressa con interpretazioni la giurisprudenza, negando spesso il differimento pena in questi casi nei quali lo stato critico di salute viene “autoindotto” dallo stesso detenuto. Saranno necessari probabilmente anche esami sulla condizione psichica dell’anarchico: se venisse rilevata una patologia mentale si potrebbe superare la questione dell’autoinduzione e dare l’ok al differimento pena.
Intanto, lunedì il 55enne è stato trasferito di nuovo dal carcere di Opera nel reparto di Medicina penitenziaria del San Paolo di Milano. Aveva valori di potassio troppo alti ed è quindi stato necessario un ricovero cautelativo per monitorare la sua situazione che, pare, resta stabile, anche se delicata. I valori nella serata di lunedì sarebbero infatti tornati in linea con la sua condizione. Negli ultimi giorni Cospito ha deciso di assumere solo acqua, sale e zucchero senza nessun integratore.
Argomenti: Milano