Franco Mari, esponente di Avs, ha denunciato la condizione disumana in cui sono costretti a vivere i sopravvissuti del naufragio di Cutro. ”Domenica sono andato a trovare i sopravvissuti del tragico naufragio di Cutro nei capannoni di fronte al Cara di Crotone. Niente letti per tutti, niente riscaldamento, un solo bagno, una sola doccia con un`imbarazzante promiscuità, niente lenzuola. Chiusi, senza alcuna colpa, come reclusi grazie all`assurdità delle leggi che vigono in questo Paese”.
“Sono ancora sconvolto – prosegue il parlamentare rossoverde – dopo la pietà per i morti, dopo lo strazio sulla spiaggia con i familiari che sperano di vedere riemergere i corpi dei loro dispersi, mi chiedo come sia possibile non avere nessun riguardo per queste persone. Erano su quel barcone, hanno vissuto la tragedia sulla loro pelle, pensavo fossero ospitati in qualche albergo, trattati con dignità e con cura eccezionale. Sono la carne di questa storia, – conclude Mari – sono l`incarnazione della sofferenza umana. E io mi vergogno”.
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