La Procura generale di Milano ha espresso parere negativo alla richiesta di arresti domiciliari per Alfredo Cospito, l’anarchico in regime di 41 bis e in sciopero della fame dallo scorso ottobre. La richiesta era stata avanzata dal legale di Cospito, Flavio Rossi Albertini, dopo l’aggravarsi delle condizioni di salute dell’anarchico. I giudici si sono riservati di decidere entro 5 giorni.
La pg Nanni e il collega Balice hanno espresso in udienza il loro parere contrario ai domiciliari chiesti, per motivi di salute e come differimento della pena, dalla difesa di Cospito.
Per la Procura generale, quindi, Cospito deve rimanere in stato di detenzione carceraria. Si trova da alcune settimane nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo, dove può essere monitorato costantemente date le sue condizioni. Di recente ha avuto un problema cardiaco, anche se la situazione resta stabile ma sempre con rischi di aggravamento. L’anarchico non assume più nemmeno gli integratori, che in questi mesi ha assunto ad intermittenza. Solo acqua con sale o zucchero.