Un omicidio annunciato: a Trento un uomo ha ucciso a colpi di accetta la vicina di casa, Mara Fait, infermiera di 63 anni in pensione.
Poi si è costituito ai carabinieri. L’omicidio è avvenuto venerdì sera attorno alle 20.30 a Noriglio, frazione di Rovereto. Pare che tra l’uomo, un 48enne, e la vittima ci fossero state accese discussioni. Gli avvocati della vittima: negato il codice rosso. “La situazione era stata denunciata, ma nulla è stato fatto”.
Unica testimone di quanto accaduto la madre della vittima, anziana e malata. Stando ai racconti dei vicini di casa, già in passato tra i due c’erano state frizioni, spesso degenerate in litigi. Sono in corso le indagini dei carabinieri per ricostruire l’accaduto.
Gli avvocati della vittima accusano: “Negato il codice rosso” “La situazione era stata denunciata, ma nulla è stato fatto”. E’ l’accusa lanciata da Flavio Dalbosco e Rosa M. Rizzi, gli avvocati di Mara Fait, uccisa a Rovereto dal vicino di casa Shehi Zyba Ilir. “Nell’esprimere la nostra vicinanza e le nostre condoglianze al figlio ed all’anziana madre, – per dovere di giustizia -, dobbiamo segnalare che la signora Mara Fait è stata assassinata a Rovereto in un contesto evidentissimo di stalking condominiale”, proseguono i legali che sottolineano come sia stato “negato il codice rosso”.
Argomenti: femminicidio