Strage di Bologna, i giudici sul fascista Bellini: "Può fuggire ed è in cerca di vendetta"

Il tribunale del Riesame di Bologna che ha confermato il carcere per l'ex Avanguardia Nazionale, per il rischio che commetta reati contro l'ex moglie e il figlio del giudice che lo ha condannato all'ergastolo per la strage del 2 agosto

Strage di Bologna, i giudici sul fascista Bellini: "Può fuggire ed è in cerca di vendetta"
Bellini e il fotogramma di un video del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna che ha smascherato il terrorista
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3 Agosto 2023 - 22.44


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Altro che pista palestinese, come vanno dicendo in maniera sguaiata le destra reazionarie che negano la matrice fascista contro ogni evidenza. 

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A distanza di tanti anni i fascisti degli anni Ottanta sono ancora considerato pericolosi dai magistrati.

Paolo Bellini è «persona che di fronte alla prospettiva di dover scontare l’ergastolo e non poter dare corso ai propri sentimenti di vendetta è sicuramente pronto a rendersi irreperibile e garantirsi così la libertà». 

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Lo scrive il tribunale del Riesame di Bologna che ha confermato il carcere per l’ex Avanguardia Nazionale, per il rischio che commetta reati contro l’ex moglie e il figlio del giudice che lo ha condannato e ravvisando in più il pericolo di fuga, come chiesto dalla Procura generale: può infatti contare su «contesti strutturati» che «già in passato gli hanno garantito latitanza, per sottrarsi ai rigori della legge». 

 Secondo il collegio del Riesame (presidente estensore Rocco Criscuolo) il proposito di vendetta nei confronti del presidente Caruso (il giudice della Corte di assise che lo ha condannato all’ergastolo in primo grado per la Strage del 2 agosto 1980), emerso da un’intercettazione, non può essere ritenuto espressione di un mero sfogo, dettato da un momentaneo impeto di rabbia. Ma «il puntuale riferimento al figlio, con corretta indicazione del suo incarico», è «indicativo di una mirata indagine» che ha riguardato la famiglia del magistrato. E anche se Bellini si fosse procurato le informazioni su Google, proseguono i giudici, ciò non renderebbe la cosa meno preoccupante, alla luce del passato da killer.

Rispetto all’ex moglie Maurizia Bonini, l’ordinanza cita nuovamente parole di Bellini intercettato dalle Procure di Caltanissetta e Firenze, che lo indagano per le Stragi del 1992-1993: «Ho appena finito di pagare 50mila euro per fare fuori uno di voi Bonini». Ne consegue che ha addirittura assoldato un killer per uccidere la ex coniuge o un suo stretto congiunto e si ricava «la seria e persistente volontà di vendetta». Non sposta il fatto che secondo i difensori il suo unico reddito è una pensione da 540 euro al mese, perché potrebbe avere «disponibilità occulte» accumulate nel corso degli anni.

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Anche il rischio di fuga, per i giudici, è «di eccezionale rilevanza»: Bellini ha dato prova, sebbene in anni lontani, «di essere pronto a sottrarsi ai rigori della legge e di saper gestire con accortezza l’eclissamento», quando è stato latitante per oltre quattro anni, tra il 1976 e il 1981, «potendo contare su una fitta rete di relazioni che gli ha garantito il necessario supporto». Le intercettazioni recenti, dove Bellini fa riferimento a un «giuramento», che gli avrebbe impedito di parlare, comporta, per il Riesame, il suo inserimento in «contesti strutturati ove tra gli appartenenti vi sono particolari vincoli». E proprio questi contesti potrebbero tuttora agevolare una nuova latitanza. La determinazione di fuggire, infine, «non può non essere anche coniugata con la sua decisione di dar corso alle premeditate vendette nei confronti del presidente Caruso, dell’ex moglie e dei familiari». In sostanza, da latitante potrebbe «eseguire i suoi piani criminosi con maggior aggio», concludono i giudici. (ANSA).

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