Condannato all’ergastolo per la strage di Bologna e pericoloso, forse con voglia di vendetta verso l’ex moglie e il figlio del giudice che l’ha condannato.
“L’ordinanza del Tribunale di Bologna estende la misura anche al pericolo di fuga dell’imputato e conferma la fondatezza degli argomenti spesi dalla Procura generale. Ritengo che il Collegio abbia inoltre correttamente interpretato la gravità indiziaria, dando atto che quella di Paolo Bellini è una figura che riaffiora più volte in un trentennio di storia italiana, sempre in correlazione a vicende criminali caratterizzate da opacità ed efferatezza, ogni volta in vesti diverse. La quantità di omicidi e l’elevatissimo livello criminale hanno fatto leggere correttamente l’obiettivo contenuto di intercettazioni dove si leggono parole gravi e che inquietano”.
È il commento dell’avvocato Andrea Speranzoni, legale di parte civile per l’associazione dei familiari delle vittime della Strage del 2 agosto 1980 all’ordinanza del Riesame che ha motivato la conferma del carcere per l’ex esponente di Avanguardia Nazionale.
«Un provvedimento – continua Speranzoni – che dà conferma della caratura criminale di Bellini e del peso delle intercettazioni recentemente captate».