Femminicidio di Sofia Castelli, l'amica si dispera: "Non ti ho aiutata, morta anch'io"

Aurora dormiva in un'altra stanza mentre la sua amica Sofia Castelli veniva uccisa dall'ex e si è svegliata con l'arrivo dei carabinieri. E' ancora traumatizzata

Femminicidio di Sofia Castelli, l'amica si dispera: "Non ti ho aiutata, morta anch'io"
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7 Agosto 2023 - 09.03


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“Sono passati giorni da quella notte, da quello strazio, e io non riesco ad andare avanti con la mia vita, stento a crederci.

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I sensi di colpa mi stanno divorando”. Lo ha scritto sui social network la migliore amica di Sofia Castelli, la ventenne uccisa nel sonno a Cologno Monzese, in provincia di Milano, dal suo ex fidanzato. La giovane continua scrivendo: “Sono morta anche io”. Quindi un pensiero per l’assassino: “Quell’animale deve pagare”.

Non si è accorta di nulla

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 Un messaggio pieno di dolore, senso di colpa e anche risentimento quello di Aurora, che la mattina del delitto stava dormendo proprio nell’appartamento dove si è consumato il delitto, ma non si è accorta di nulla fino all’arrivo dei carabinieri, allertati dallo stesso autore del delitto che, subito dopo avere ucciso Sofia Castelli, è andato a costituirsi. “Non ho potuto fare niente per aiutarti, per salvarti”, scrive l’amica di Sofia, che dal giorno del delitto non riesce più a dormire di notte perché ha gli incubi.

Amiche da sempre

 “Ci siamo conosciute tra i banchi di scuola sette anni fa e dal primo giorno siamo diventate migliori amiche”, continua la ragazza, “non ci siamo mai staccate. Quando le altre persone pensavano a noi, eravamo sempre Auri&Sofi-Sofi&Auri, ma tu ora mi hai lasciata sola in un mondo in cui non riesco a vivere senza di te, in cui non voglio vivere senza te”. La ragazza continua spiegando che la mattina del delitto non aveva “capito cosa fosse successo”, o che forse non voleva capirlo “perché era una cosa più grande di me che né la mia testa né il mio fisico erano pronte ad affrontare”.

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“Una cosa più grande di me”

 L’amica di Sofia racconta che “da quel giorno ho provato a farmi forza e ho guardato negli occhi la tua famiglia e ho pianto con loro, perché anch’io ne facevo parte ormai. La vita è così ingiusta”, scrive, “ogni giorno che passa diventa un dolore sempre più insopportabile per me, per la tua famiglia, le tue amiche di sempre e tutte le persone che ti conoscevano, una parte di me è morta con te e nessuno potrà mai restituirmela. Ormai niente ha più senso senza di te: le serate, le feste, il divertimento, i sorrisi non esistono più, la mia vita è ferma a quella mattina del 29 luglio 2023, era tutto così normale con le cose che facevamo sempre, infatti molte persone ci hanno viste insieme ballare, ridere e scherzare perché noi facevamo questo insieme, eravamo migliori amiche con la A maiuscola”.

Sono morta anche io”

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 “Come faccio ad andare avanti e a vivere per entrambe?”, continua l’amica di Sofia, “avevamo tanti progetti e sogni insieme, ma ora è tutto distrutto, io sono distrutta dal dolore perché non ti rivedrò mai più, non rideremo più insieme, le vacanze con le amiche, le litigate e tutto quello che eravamo. Avrei tante cose da dire, ma la mia testa esplode, le giornate, le ore, i minuti sono infiniti e ogni secondo muoio un po’ di più”. La ragazza continua scrivendo che d’ora in poi cercherà di prendersi cura delle amiche comuni e della famiglia di Sofia, anche se “dentro sono morta anch’io”. La vita, comunque, deve andare avanti e Aurora promette che renderà orgogliosa la sua amica: “Un giorno mi laureerò come ci eravamo promesse e farò grandi cose in tuo nome”, promette, “forse un giorno ci incontreremo e saremo ancora e ancora migliori amiche, anzi sorelle”.

Le parole per l’assassino

 Poi qualche parola per l’assassino: “A 20 anni non si può e non si deve morire, quell’animale pagherà”. Infine una preghiera: “Piccola Sofi, guardami da lassù e proteggimi come io avrei dovuto fare con te, verrò a trovarti ogni giorno e ti farò sapere della mia vita e di come andrò avanti, ma tu devi darmi la forza perché io e le altre ce la faremo solo in questo modo”

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