“Matteo Messina Denaro si è risvegliato dall’operazione che è andata molto bene, è vigile e attivo. E’ in terapia intensiva solo per prassi dopo interventi del genere”. Lo dice il garante dei detenuti in Abruzzo, Gianmarco Cifaldi dopo l’intervento a cui il boss mafioso è stato sottoposto all’ospedale de L’Aquila.
“La degenza in ospedale dipende dalla combinazione tra il consulto sanitario e gli approfondimenti del Dap che deve valutare le azioni per garantire la sicurezza interna ed esterna. Tutte le azioni vanno a garantire i diritti costituzionali sia per il boss sia per tutte le persone libere”.
Sulla richiesta di scarcerazione annunciata dai difensori del capomafia, in quanto il regime del 41 bis sarebbe incompatibile con le condizioni di salute del boss, Cifaldi sottolinea: “Garantiamo il diritto alla salute con personale medico qualificato e tutte le agenzie dello Stato stanno operando nel rispetto del dettato costituzionale, me compreso”.
Il boss di Cosa Nostra è affetto da un tumore al colon al quarto stadio. Dopo la fase di “rianimazione” il detenuto dovrebbe rientrare nel carcere per la convalescenza. Ma i suoi difensori, Alessandro Cerella e Lorenza Guttadauro, hanno chiesto il ricovero immediato per un peggioramento delle condizioni di salute, per gestire il cancro da un ospedale.