Si sospetta che un problema al motore dell’aereo delle Frecce Tricolori, precipitato a Caselle (Torino), abbia causato l’incidente. Poco prima del tragico evento, il pilota aveva comunicato al suo capo squadra di doversi sganciare dalla formazione a causa di un problema al motore. Successivamente, perdendo il controllo dell’aereo, ha attivato il dispositivo di eiezione dalla cabina.
Un’ipotesi investigata è la possibile collisione con uno stormo di uccelli, noto come “bird strike”, che potrebbe aver causato il problema al motore.
L’aereo coinvolto nell’incidente, denominato Pony 4, volava in formazione con altri quattro velivoli, seguendo una disposizione triangolare con il Pony 4 posizionato all’ultimo posto sulla “coda” di sinistra. L’aereo ha inizialmente mantenuto una traiettoria rettilinea, ma ha improvvisamente iniziato a perdere quota. Poco prima di puntare il muso verso il suolo, il pilota, Maggiore Oscar Del Dò, si è catapultato fuori dall’aereo. Tuttavia, il Pony 4 ha continuato a schiantarsi a terra, provocando un incendio.
Durante l’incidente, un’auto stava percorrendo la strada adiacente al perimetro dell’aeroporto, con a bordo una bambina di 5 anni, i suoi genitori e suo fratello. Anche se non è ancora chiaro se ci sia stato un contatto diretto con l’aereo, l’auto è uscita di strada, ribaltandosi e prendendo fuoco. La bambina è purtroppo deceduta nell’incidente.
Il procuratore di Ivrea, Gabriella Viglione, ha dichiarato che gli accertamenti sono ancora in corso e che si tratta di un’indagine complessa e in corso di sviluppo. Le forze dell’ordine sono impegnate nella raccolta di prove, tra cui pezzi dell’aereo e reperti dell’auto, per comprendere appieno le circostanze dell’incidente.