Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, è impegnato nella difficile opera diplomatica per risolvere la questione ucraina. Il religioso, però, si sta spendendo anche sulla guerra di Gaza e nella sinagoga di Bologna ha incontrato il presidente della comunità ebraica Daniele De Paz.
«Dobbiamo far nostro l’appello di papa Francesco di ieri: tantissime persone hanno perso la vita, vi prego di fermarvi in nome di Dio. Cessate il fuoco. Si percorrano tutte le vie perché si eviti assolutamente un allargamento del conflitto. Occorre soccorrere i feriti e consentire di inviare aiuti alla popolazione di Gaza, dove la situazione umanitaria è gravissima. E si liberino subito gli ostaggi, che è un’altra richiesta chiara del papa. Ci sono tanti bambini che devono tornare alle loro famiglie».
«Mai prendere in maniera inconsapevole o lasciar crescere qualunque seme di antisemitismo. È inaccettabile e dobbiamo rifiutare quello che è successo il 7 ottobre, che ha inorridito tutto il mondo a cominciare da Israele, ovviamente. Servono quindi vicinanza e consapevolezza: antisemitismo vuol dire colpire tutti, non solo qualcuno. È un seme che non può trovare spazio e giustificazione».