L’ex colonnello dell’Esercito Paolo Nicastro Guidiccioni è stato condannato a otto anni di reclusione con l’accusa di aver abusato di due ragazzini, figli di alcuni suoi amici d’infanzia.
La prima vittima aveva 13 anni all’epoca dei fatti. La madre, presente in aula, ha raccontato la sua storia: “Mio figlio purtroppo si sforza di stare bene, ma dentro soffre ancora tantissimo”, e per questo dal 2019 è seguito da uno psicoterapeuta. “Non auguro a nessuno quello che è successo a me. Dovrei essere spensierato ma non riesco. L’unica certezza è il vuoto che permane”, scrive il giovane nel testo di una sua canzone.
Nicastro – scrive il Messaggero – era amico dei genitori delle sue vittime e si faceva chiamare “zio”. Ma dietro a l’immagine rassicurante si nascondeva un molestatore che infilava le mani nelle magliette e nei costumi dei ragazzi.
Oltre alla condanna a 8 anni di carcere il giudice ha disposto un risarcimento di 50 mila e 40 mila euro per le due vittime di Nicastro e 5 mila euro per ciascun genitore. Ha imposto inoltre il divieto assoluto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minorenni, una misura di sicurezza valida per due anni