Nicola Turetta è il padre di Filippo, il 22enne autore dell’omicidio di Giulia Cecchettin, la sua ex fidanzata. Intervistato dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, Nicola Turetta ha dato una sua lettura di quanto accaduto.
“Non è uno che uccide a mano armata, gli è saltato l’embolo. Forse voleva sequestrarla per impedirle di laurearsi. Io ho pensato che volesse sequestrarla, rapirla per non darle la soddisfazione di laurearsi e dopo lasciarla”.
“Purtroppo le cose sono peggiorate, forse voleva farle paura poi la cosa è precipitata e a lui è saltato l’embolo. Ci sono degli aspetti di questa tragedia che vanno visti in una chiave un po’ diversa, cioè non è uno che ha ucciso a mano armata, non so. So che Giulia andava fuori con lui tranquillamente, fino a quel sabato so che non le ha toccato neanche un capello. Quindi lei era tranquilla quando usciva, lei non aveva questi timori”.
“L’unica spiegazione potrebbe, cioè non è una cosa razionale, una persona che ami, che porti a casa… un bene così non può sfociare in una tragedia del genere. Ha ucciso il suo angelo praticamente, quella che lui amava. E’ un ragazzo che comunque a 21 anni è un bambino, io non lo so, sono fragili. Anche io avevo le mie crisi ma questi ragazzi mi sembra che appena gli togli qualcosa crollano oppure fanno questi atti così violenti. Qui entriamo nel ramo della psicologia e io non lo so, bisognerebbe capire come aiutarli a uscire quando hanno queste cose”.
Argomenti: femminicidio