Chiara Ferragni multata dall'Antitrust per 1 milione di euro: pubblicità ingannevole sulla donazione a un ospedale

L'antitrust multa Chiara Ferragni per il Pandoro Pink Christmas. Ha lasciato intendere agli acquirenti che avrebbero contribuito a una donazione all'ospedale Regina Margherita, ma non è stato effettuato nessun versamento.

Chiara Ferragni multata dall'Antitrust per 1 milione di euro: pubblicità ingannevole sulla donazione a un ospedale
Chiara Ferragni
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15 Dicembre 2023 - 11.15


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L’Antitrust ha sanzionato Chiara Ferragni, attraverso le società Fenice e TBS Crew, rispettivamente per 400mila euro e per 675mila euro, oltre a una multa per la Balocco Industria Dolciaria di 420mila euro.

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L’accusa è quella di aver attuato una pratica commerciale scorretta, per aver pubblicizzato il `Pandoro Pink Christmas´, griffato dalla nota influencer, lasciando intendere agli acquirenti che avrebbero contribuito a una donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino.

Le società che gestiscono le attività di Chiara Ferragni avevano incassato oltre 1 milione di euro a titolo di corrispettivo per la licenza dei marchi e per la realizzazione dei contenuti pubblicitari senza versare nulla all’ospedale Regina Margherita, riferisce l’Antitrust.

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Secondo l’authority, la pratica scorretta si è articolata in diverse condotte: far credere, nel comunicato stampa di presentazione dell’iniziativa, che acquistando il Pandoro Pink Christmas al prezzo di oltre 9 euro, anziché di circa euro 3,70 del pandoro non griffato, i consumatori avrebbero contribuito alla donazione che, in realtà, era già stata fatta dalla sola Balocco, in cifra fissa, a maggio 2022, quindi molti mesi prima del lancio dell’iniziativa, avvenuto a novembre 2022; aver diffuso, tramite il cartiglio apposto su ogni singolo pandoro griffato Ferragni, informazioni idonee ad avvalorare la circostanza – non vera – che l’acquisto del prodotto avrebbe contribuito alla donazione pubblicizzata; aver pubblicato post e stories sui canali social della signora Ferragni in cui si lasciava intendere che comprando il Pandoro Pink Christmas si poteva contribuire alla donazione e che Ferragni partecipava direttamente alla donazione, circostanze risultate non rispondenti al vero, nonostante le sue società avessero incassato oltre 1 milione.

L’Antistrus ha ritenuto inoltre che anche il prezzo del pandoro griffato, che è stato proposto in vendita al pubblico a un costo pari a circa due volte e mezzo quello del Pandoro classico Balocco, abbia contribuito a indurre in errore i consumatori rafforzando la loro percezione di poter contribuire alla donazione acquistando il Pandoro Pink Christmas.

Secondo l’authority, questa pratica ha limitato considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori facendo leva sulla loro sensibilità verso iniziative benefiche, in particolare quelle in aiuto di bambini affetti da gravi malattie, violando il dovere di diligenza professionale ai sensi dell’articolo 20 del Codice del consumo e integrando una pratica commerciale scorretta, connotata da elementi di ingannevolezza ai sensi degli articoli 21 e 22 del codice.

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