La situazione nelle carceri italiane è sempre più drammatica e il governo, nonostante i numerosi appelli da parte dei sindacati di polizia penitenziaria, sembra sordo alle richieste di aiuto. Nel carcere di Viterbo, martedì sera l’ennesima tragedia, raccontata da Daniele Nicastrini, Segretario regionale Uspp Lazio.
“Nella tarda serata di ieri un detenuto ha ucciso, strangolandolo, il compagno di cella. E’ successo al Mammagialla di Viterbo, istituto le cui condizioni gravi avevamo rappresentato all’amministrazione penitenziaria, sollecitando urgenti misure di supporto a un servizio che vede una carenza di personale che non permette alcun livello di sorveglianza dei ristretti, facendo venire meno anche ogni possibilità d’intervento in casi come purtroppo quello di ieri sera” .
“Siamo stanchi, parlo a nome dei miei colleghi che operano all’interno del carcere viterbese – conclude Nicastrini – in un servizio sulla quale per il numero delle unità presenti soprattutto nei turni serali e notturni, una per centinaia di detenuti, pone un serio problema che può portare anche alla morte”.