La protesta degli agricoltori nei confronti della Ue e dei governo locali dalla Germania e dalla Francia, e ancor prima da Belgio e Olanda, è arrivata anche in Italia. In Veneto un corteo con circa un centinaio di trattori è arrivato al Quadrante Europa, per manifestare davanti a Verona Mercato.
L’iniziativa è promossa dagli agricoltori autonomi, sotto la sigla del «Comitato degli Agricoltori Traditi» (C.R.A.) che già ieri è sceso in piazza in alcune città italiane, allargando la protesta avviata le scorse settimane in Germania, Francia e Romania.
Gli agricoltori, arrivati anche da altre città venete e da Brescia, manifestano a difesa dell’agricoltura e dei territori, del lavoro e delle piccole imprese e contro le importazioni, i sindacati, le banche, le grandi confederazioni agricole. Nel mirino la carne coltivata, le farine d’insetti, le tasse, il gasolio, la svendita dei terreni.
Una delegazione di agricoltori incontrerà il prefetto di Verona, Demetrio Martino. I manifestanti al mercato ortofrutticolo sono tenuti sotto stretto controllo da parte delle Forze dell’ordine.
Anche in Abruzzo si accende la protesta. Dall’incontro in prefettura di ieri sera con il prefetto di Pescara, Flavio Ferdani e il presidente della Regione, Marco Marsilio, nessuna apertura per gli agricoltori. Resta il presidio all’ex Cofa, gli agricoltori hanno trascorso la notte con i fuochi accesi e i loro trattori, più di una cinquantina, nel porto turistico di Pescara decisi ad andare avanti. Protestano contro «Questa Unione europea che per salvare la moneta sacrifica produttori, famiglie e territori», ha dichiarato il consigliere regionale Marco Cipolletti.