Si chiama prevenzione e oggi bisognerebbe premiare che ha, probabilmente evitato un femminicidio.
Era stato invitato a comparire nella caserma dei Carabinieri di viale Panzacchi a Bologna perché i militari dovevano notificargli la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex compagna con applicazione del braccialetto elettronico, disposta dal gip nell’ambito di un’indagine per atti persecutori a suo carico.
E lui, per tutta risposta, ha annunciato ai Carabinieri della stazione Bologna di voler uccidere la donna, dicendo: «Applicatemi quello che volete, se è qualcosa che lei mi ha denunciato io esco da qua e la scanno, arrestatemi pure». Arresto che poi è in effetti arrivato, visto che l’uomo, un 40enne italiano, è stato prima invitato a trattenersi nella sala d’attesa della caserma e poi portato in carcere a seguito di un aggravamento della misura cautelare disposto dal gip su richiesta della Procura, nel frattempo avvisata dai militari delle parole del 40enne.
L’episodio, dettagliano i Carabinieri, è avvenuto mercoledì mattina. Il divieto di avvicinamento era stato deciso perché dopo essere stato lasciato dalla sua compagna, un’italiana sulla cinquantina, una ventina di giorni prima, l’uomo aveva iniziato a perseguitarla.
La donna, temendo per la propria vita, si era rivolta ai Carabinieri per chiedere aiuto, e le indagini avevano portato all’emissione della misura cautelare. Quando, però, gli è stato notificato il divieto di avvicinamento, il 40enne si è infuriato, annunciando appunto ai militari di voler uccidere la ex. Da qui l’aggravamento della misura cautelare, con l’uomo che è stato arrestato dai Carabinieri della stazione Bologna e trasferito nel carcere della Dozza.
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