Aveva suscitato polemiche a Milano la decisione di una commissioni di esperti di non esporre in piazza Duse la statua di Vera Omodeo dal titolo “Dal latte materno veniamo” perché portatrice di “valori rispettabili ma non universalmente condivisibili da tutte le cittadine e i cittadini”.
«La maternità non può essere un tabù, è la cosa più naturale che ci sia», scrivono alcuni pediatri milanesi in una lettera aperta al sindaco Giuseppe Sala, convinti che «la proposta di esporre la statua di Vera Omodeo a Milano, nel contesto di un pubblico luogo, aperto a tutta la cittadinanza, come era stato inizialmente proposto, sia una idea valida, condivisibile e di grande significato civile specie in questo momento storico».
Gli specialisti ricordano il ruolo dell’allattamento, «la prima fonte di protezione del neonato che la mamma mette naturalmente in atto». L’allattamento materno «non è solo la fornitura di principi nutritivi per la sopravvivenza – evidenziano – ma anche il trasferimento di caratteristiche epigenetiche specie-specifiche, la trasmissione di stimoli sensoriali e cognitivi fondamentali che sono alla base della crescita e dello sviluppo del cucciolo d’uomo. Con ciò – rimarcano i firmatari – non si vuole sminuire il valore della nutrizione tramite alimenti diversi dal latte materno, che in alcune situazioni di salute fisica o psicologica non può essere utilizzato», il che «crea in molte neomamme un senso di colpa assolutamente ingiustificato. Queste situazioni non pregiudicano in alcun modo il senso di maternità, e il rapporto vicendevole d’amore simbiotico tra madre e neonato».
Ciò chiarito, «l’atto di allattare il proprio bambino, e renderlo visibile all’esterno», secondo i pediatri «può avere oggi un significato più grande e immaginifico rispetto ai valori scientifici e psicologici di cui abbiamo accennato. Oggi questa immagine, a cui non siamo più abituati, ci può fare riflettere sul valore complessivo della maternità, in un mondo nel quale i bambini sono sempre meno e la sensibilità su questo tema è sempre più appannata». Anche per questo «come medici pediatri milanesi, da sempre sensibili ai temi della maternità, della salute fisica e mentale del bambino e della sua famiglia, riteniamo che portare questo tema umanitario all’attenzione delle istituzioni cittadine e dei milanesi tutti sia non solo importante, ma doveroso».