A Viterbo è stato ritrovato un ordigno della seconda guerra mondiale perfettamente funzionante e pronto a esplodere. Non solo, la bomba è tra le più imponenti mai rinvenute in Italia. Per questo, le operazioni di evacuazione della cittadinanza saranno importanti e delicate. Della questione ha parlato il capitano dell’Esercito Luigi Prencipe, che fa parte del team degli artificieri presenti in città per il disinnesco della bomba.
«La bomba è stata ribattezzata `lady Rose´, in onore di Santa Rosa, patrona della città. È tra i più grandi ordigni rinvenuti sul territorio nazionale. È attivo e presenta tre congegni. La rimozione sarà una vera e propria operazione chirurgica. Abbiamo stimato un intervento di cinque ore».
«Anche in passato era stato rinvenuto un ordigno simile a Viterbo. Se non ne sono esplose due, significa che Santa Rosa ha protetto questa città. Se fosse esplosa, non conosceremmo Viterbo così com’è oggi».
«Gli artificieri si impegnano quotidianamente sul territorio nazionale per la rimozione degli ordigni e per garantire la sicurezza dei cittadini. Studiamo continuamente le procedure e l’Esercito ci dà una formazione completa. La paura? È un sentimento che rispettiamo, perché ci fa muovere in maniera coscienziosa».