Tremano i Campi Flegrei, scossa di magnitudo 4.4: è la più forte negli ultimi 40 anni

Campi Flegrei, forte scossa di magnitudo 4.4, la più importante negli ultimi 40 anni, avvertita anche a Napoli. Un sisma che fa parte di una serie di scosse minori, circa 150

Tremano i Campi Flegrei, scossa di magnitudo 4.4: è la più forte negli ultimi 40 anni
Campi Flegrei
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21 Maggio 2024 - 09.15


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Nella zona dei Campi Flegrei c’è stata una forte scossa di magnitudo 4.4, la più importante negli ultimi 40 anni, avvertita anche a Napoli. Un sisma che fa parte di una serie di scosse minori, circa 150, con l’epicentro collocato all’interno della Solfatara ad una profondità di 2.6 chilometri. 

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Non si registra allo stato attuale un aumento della velocità di sollevamento che attualmente è di 2 cm/mese. Sempre allo stato attuale, non si registrano variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all’andamento precedente. (segue) (Com)

L’Ingv ricorda che durante la crisi bradisismica del 1982-84 il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese, e si superarono anche 1300 eventi sismici al mese. 

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I parametri geochimici misurati con le stazioni in continuo (Temperatura e flussi di anidride carbonica) non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale. La sismicità non è un fenomeno prevedibile, pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso.

L’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv continua le attività di monitoraggio ordinarie e straordinarie al fine di individuare anche le più piccole variazioni nei parametri di monitoraggio utili per definire al meglio l’attuale fenomeno in corso. Le strutture dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) dedicate al monitoraggio dell’area della caldera dei Campi Flegrei sono sempre operative h24 e nella giornata del 21 maggio saranno effettuate misure e campionamenti in alcuni siti della caldera. L’Ingv, con la sua Sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano, è costantemente in collegamento con la Protezione Civile nazionale, regionale e con i Comuni interessati, oltre che con tutte le Autorità competenti alla tutela del territorio. 

Nell’ambito delle attività espletate dal Centro di coordinamento soccorsi insediato nella serata di ieri presso la Prefettura di Napoli dal prefetto Michele di Bari, è stato disposto, su richiesta della Protezione civile della Regione Campania, l’invio di 400 brandine nella disponibilità del CAPI del Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, con sede a Capua, presso i comuni di Bacoli e Pozzuoli. Si sottolinea che «la misura ha carattere essenzialmente cautelare, per fare in modo che le brandine siano subito a disposizione della popolazione locale in caso di necessità». Inoltre a Pozzuoli è stata sgomberata nella notte un’altra famiglia. Sono quindi attualmente 36 i nuclei familiari sgomberati 

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