Le ricerche dei tre ragazzi travolti dalla piena del fiume Natisone continuano, sebbene le speranze di trovarli vivi siano ormai ridotte al minimo. Tutto il Friuli segue col fiato sospeso l’evolversi della situazione, nella speranza di una buona notizia. I soccorritori hanno lavorato instancabilmente per tutta la notte.
I tre giovani dispersi sono Patrizia Cormos, 20 anni, studentessa al secondo anno dell’Accademia di Belle Arti di Udine; Bianca Doros, 23 anni, arrivata dalla Romania pochi giorni fa per far visita ai genitori; e un loro amico di 25 anni, anch’egli di origine rumena ma residente in Austria. È stato localizzato il segnale di uno dei loro telefoni cellulari.
I tre volevano andare a fare un giro all’aria aperta, stare in compagnia, scattare qualche foto. E avevano scelto come destinazione un luogo che tutti chiamano “Premariacco beach”, ossia la spiaggia sul fiume Natisone situata sotto il Ponte Romano, appunto a Premariacco. A chiamare i soccorsi è stato, oltre ai ragazzi stessi che hanno telefonato al 112, anche Massimo Macorig, dipendente comunale e autista dello scuolabus. “Stavo passando sul Ponte Romano con lo scuolabus, dopo il mio giro mi stavo dirigendo verso il magazzino quando ho visto quei ragazzi in difficoltà – racconta al Mattino di Padova –. L’acqua stava crescendo velocemente e mi sembrava che fossero in difficoltà”.
“Li vedevo – prosegue – mentre cercavano di saltare il corso d’acqua che c’è a fianco della salita. Ma non ci riuscivano. Ho avuto la netta impressione che fossero in pericolo e così, all’incirca verso le 13.30, ho chiamato i carabinieri del paese guidati dal comandante Vannelli”.
La drammatica notizia dei tre giovani travolti dalla piena del Natisone si è diffusa in poco tempo nella comunità di Campoformido dove vive la famiglia di Patrizia. “Speriamo con tutto il cuore – sono le parole del sindaco Erika Furlani – che questi ragazzi vengano ritrovati vivi. La nostra speranza è sempre viva. Ciò che è accaduto è una tragedia che tocca profondamente tutta la comunità. Restiamo in apprensione e in attesa di avere notizie certe e, speriamo, positive”.