Matteotti: la procura di Tivoli indaga per vilipendio aggravato e apologia di fascismo

La mattina del 18 giugno 2024 la polizia municipale di Riano ha accertato che ignoti, presumibilmente nella notte, avevano deturpato il monumento apponendo con una bomboletta spray di colore nero la scritta “viva fascio” e altri segni.

Matteotti: la procura di Tivoli indaga per vilipendio aggravato e apologia di fascismo
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Tommaso Verga Modifica articolo

20 Giugno 2024 - 14.23


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Il 16 agosto 1924, due mesi dopo la scomparsa, in un bosco alle porte di Roma viene ritrovato il corpo del deputato socialista Giacomo Matteotti. Ricomposto e identificato, prende la strada di Fratta Polesine, fra il cordoglio dei lavoratori e la richiesta della moglie di non vedere alcuna camicia nera. Fu l’ultima tappa di una storia conclusa con un omicidio commesso dai fascisti sul corpo del parlamentare socialista.

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Decisi a volersi spartire l’eredità degli squadristi assassini i seguaci mostrano il loro cordoglio e il dolore per l’accaduto, continuando a offendere non soltanto i sentimenti ma il senso stesso del discorso che Giacomo Matteotti tenne in aula, il 30 maggio 1924, secondo gli studiosi la causa dell’assassinio.

Conta nulla l’affermazione di Giorgio Meloni sul Mussolini estraneo all’accaduto. Come se il fascismo fosse stato altro, diverso da quello predicato da Mussolini. Un “cattivo” fascismo quello delle aggressioni alle sedi dei sindacati, delle cooperative, ad altri antifascisti. La morte di Don Minzoni, conseguente all’agguato di un manipolo (nessuna offesa, venivano definite così le bande in camicia nera) verrà commemorata nel prossimo agosto. (t.ve.)

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Pubblichiamo il comunicato-stampa a firma di Francesco Menditto, procuratore della Repubblica del tribunale di Tivoli

Si comunica, al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che la Procura di Tivoli procede nei confronti di ignoti per:
– Vilipendio aggravato del monumento dedicato al ricordo del ritrovamento del cadavere dell’On Giacomo Matteotti (artt. 408 c.p. e 61 n. 1 c.p.);


– Apologia del fascismo (art. 4 legge 20 giugno 1952 numero 645, cd legge Scelba). Fatti commessi in Riano nella notte tra il 17 e il 18 giugno 2024. Nel Comune di Riano, in via Flaminia località Quarta, è edificato il monumento in ricordo del luogo ove fu ritrovato, in data 16 agosto 2024 il corpo del deputato Giacomo Matteotti rapito e assassinato il 10 giugno 1924. La mattina del 18 giugno 2024 la polizia municipale di Riano ha accertato che ignoti, presumibilmente nella notte, avevano deturpato il monumento apponendo con una bomboletta spray di colore nero la scritta “viva fascio” e altri segni.

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Il vilipendio è avvenuto a distanza di pochi giorni dalla cerimonia pubblica del 10 giugno 2024 nel corso della quale è stato celebrato dalle istituzioni il centenario della morte dell’on. Matteotti, con deposizione di una corona di fiori, anch’essa deturpata, deposta per conto del signor Presidente della Repubblica italiana. Sono state delegate tempestivamente indagini ai Carabinieri della Compagnia di Bracciano che sono già in azione per individuare i responsabili del grave atto vandalico commesso a pochi giorni di distanza dal centenario dell’assassinio dell’On. Matteotti


Dott. Francesco Menditto, Procuratore della Repubblica f.f.

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