Agrigento: nella capitale della cultura 2025 pure una costosa cena promozionale con inviti top secret

Nelle questioni poco chiare di Agrigento, città che nel 2025 sarà Capitale della Cultura, emerge anche una misteriosa cena a Milano. La cena, organizzata durante la Bit di Milano, importante evento sul Turismo in Italia, non sarebbe stata misteriosa se...

Agrigento: nella capitale della cultura 2025 pure una costosa cena promozionale con inviti top secret
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9 Ottobre 2024 - 12.43


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Nelle questioni poco chiare di Agrigento, città che nel 2025 sarà Capitale della Cultura, emerge anche una misteriosa cena a Milano. La cena, organizzata durante la Bit di Milano, importante evento sul Turismo in Italia, non sarebbe stata misteriosa se non fosse per il silenzio assoluto imposto sui partecipanti. Il sospetto è che a quella costosa cena abbiano partecipato persone senza alcun diritto, se non per legami politici o familiari con vari esponenti politici.

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Il caso è stato sollevato più volte e formalmente in Consiglio Comunale da Roberta Zicari, giovane e combattiva consigliera del gruppo della DC di Totò Cuffaro, gruppo in espansione grazie alla crescita della rinata DC di Cuffaro in Sicilia. La previsione è che tutti, a partire dal centrodestra che governa Agrigento, dovranno confrontarsi soprattutto con Cuffaro più che con un centrosinistra che sembra incapace di essere attore, se non protagonista, della scena politica regionale.

Nei mesi che precedono il 2025, ad Agrigento, città di Pirandello, si sono verificati eventi insoliti e ampiamente discussi. La macchina organizzativa di “Agrigento Capitale della Cultura” sembra subito appesantita da mire politiche e interessi di varia natura. In questo contesto si inserisce il caso del costoso concerto de Il Volo nella Valle dei Templi, registrato come se fosse Natale perché dovrebbe essere trasmesso su Canale 5 durante le festività natalizie, e forse anche in alcune reti televisive americane, con accordi economici e diritti ancora da chiarire. Un affaire tutto da indagare.

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A fare da sfondo a queste vicende, c’è il problema cronico della carenza d’acqua ad Agrigento. I cittadini sono costretti a pagare di tasca propria numerosi rifornimenti da privati, con quartieri che ricevono l’acqua con tempistiche da carestia.

Ma torniamo alla cena dei misteri. Da mesi è presente un punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Agrigento, che viene sistematicamente rinviato per l’assenza dell’assessore competente o sostanzialmente ignorato. Ogni volta che se ne parla, la questione viene accantonata. A chi ha proposto il tema non resta che ripresentarlo.

La questione senza risposta riguarda la partecipazione del Comune di Agrigento al “Fuori Bit”, evento che si è tenuto a Milano il 3 e 4 febbraio. In quell’occasione, il Comune ha organizzato a Palazzo Giureconsulti una cena con spettacolo, dal costo di quasi 50.000 euro, destinata ufficialmente a personalità istituzionali, giornalisti e operatori del turismo. Tuttavia, pare che così non sia stato. Il giorno seguente, un giornale locale, AgrigentoNotizie, ha segnalato che, tra i presenti, vi erano persone estranee a cariche istituzionali, al settore turistico o giornalistico. A svelare gli inviti “di parte” sono stati i social, dove alcuni partecipanti hanno pubblicato foto della serata. E poiché ad Agrigento ci si conosce tutti, è stato facile identificare i volti dei commensali come amici di vari politici locali.

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Dal giornale online, il caso è approdato rapidamente in Consiglio Comunale. Roberta Zicari ha presentato un’interrogazione in merito. L’assessore alla Cultura, Costantino Ciulla, ha risposto elencando i costi ma si è rifiutato di fare nomi, appellandosi alla privacy. Ha dichiarato che l’elenco sarebbe stato disponibile, ma non in aula, solo in una sede separata. Dopo mesi di rinvii dovuti all’assenza sistematica dell’assessore, a metà settembre, a rispondere è stato un suo delegato, che ha dichiarato: “Il tema è stato già trattato, se la consigliera lo ritiene opportuno può presentare istanza per avere notizia. Lo faccia e sarà l’assessore a fornire risposta”. Tuttavia, l’assessore continua a trincerarsi dietro la “privacy”.

“L’amministrazione non vuole dire alla cittadinanza chi è stato invitato a cena a Milano con i soldi dei contribuenti,” afferma la consigliera Zicari. “Sono convinta che i fondi pubblici vadano investiti nel turismo e negli eventi, ma pretendo regole chiare e trasparenza. Se il Comune, dove svolgo il mio ruolo di consigliere, organizza una cena di rappresentanza a Milano, ho il diritto e il dovere di vigilare su come vengono spesi i soldi pubblici nell’interesse della città.”

Intanto, dopo Milano, ci sarà New York: un nutrito gruppo sarebbe pronto a partire per partecipare al Columbus Day. Tutto si svolgerà in maniera trasparente o bisognerà controllare alle partenze dell’aeroporto per scoprire chi saranno gli “ambasciatori” di Agrigento nella Grande Mela?

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