Spiati i conti correnti di migliaia di persone: tra loro anche Giorgia e Arianna Meloni

Al momento, gli inquirenti «dicono di non conoscere i motivi sottesi all'attività del funzionario». «La mole di accessi sarebbe enorme», secondo Il Domani e ammonterebbero a «quasi settemila».

Spiati i conti correnti di migliaia di persone: tra loro anche Giorgia e Arianna Meloni
Arianna Meloni e Giorgia Meloni
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10 Ottobre 2024 - 14.47


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La Procura della Repubblica di Bari ha avviato un’ inchiesta nei confronti di un dipendente di Banca Intesa Sanpaolo, licenziato da agosto, che avrebbe effettuato – per circa due anni – accessi abusivi ai conti correnti, tra gli altri, di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, della sorella Arianna, capo della segreteria di Fratelli d’Italia, dell’ex compagno della prima, Andrea Giambruno, del presidente del Senato Ignazio La Russa, del minsitro della Difesa guido Crosetto, dei ministri Raffaele Fitto, candidato quale vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme, e Daniela Santanchè, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del governatore del Veneto Luca Zaia, del procuratore della Direzione nazionale antimafia Giovanni Melillo, del procuratore di Trani Renato Nitti, di ufficiali dei carabinieri e della finanza.

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Questo è quanto si legge dall’inchesta pubblicato sull’edizione di oggi del quotidiano `Il Domani´.

«Il funzionario rischia ora guai grossi» dal momento che avrebbe violato «norme sulla privacy e la segretezza di dati ipersensibili». Per prima cosa è stato licenziato in tronco: «una contromisura, quella dell’istituto di credito – prosegue il quotidiano – disposta l’8 agosto scorso dopo l’apertura di un apposito procedimento disciplinare». Quindi è stato aperto un fascicolo di inchiesta della magistratura del capoluogo pugliese. «Tra gli `spiati´ d’eccellenza ci sono infatti non solo politici din primo rango ma pure imprenditori, militari, sportivi». Al momento, gli inquirenti «dicono di non conoscere i motivi sottesi all’attività del funzionario». «La mole di accessi sarebbe enorme», secondo il quotidiano ammonterebbero a «quasi settemila. Realizzati tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile del 2024», per un totale di «oltre tremilacinquecento clienti `portafogliati´ di 670 filiali di Intesa Sanpaolo, sparse in tutta Italia».

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I sospetti sono nati «grazie al lavoro della sicurezza della banca» e a «una denuncia parallela fatta da un correntista di una filiale del gruppo Intesa San Paolo di Bitonto, in provincia di Bari che sarebbe stato «informato dell’elevato numero di accessi informatici che erano stati effettuati da qualcuno sul proprio corrente. Ad avvisarlo sarebbe stato direttamente il direttore della filiale. Da qui gli accertamenti della procura di Bari , coadiuvata dai carabinieri presso la sede legale di Intesa San Paolo spa».

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni commenta così, in un post su X, la notizia «Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano».

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