La Nato sugli immigrati: mai negato Sos

A decine buttati a mare, il ministro degli Esteri si rivolge all'Alleanza atlantica e chiede chiarimenti.

La Nato sugli immigrati: mai negato Sos
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6 Agosto 2011 - 09.22


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“Eravamo pronti a collaborare, non abbiamo negato il soccorso al barcone in avaria”. Non si è fatta attendere la replica della Nato alla richiesta avanzata dal ministro Franco Frattini di far luce con una inchiesta sul ruolo italiano nel soccorso ai migranti in fuga dalla Libia. La sollecitazione della Farnesina ha fatto seguito alle polemiche sugli ultimi sbarchi a Lampedusa, in particolare dopo l’ultima tragedia del mare di ieri con decine di migranti gettati in mare da un barcone in avaria recuperato dalla Guardia costiera a 90 miglia dall’isola siciliana. Poco prima dell’arrivo delle motovedette italiane, erano intervenute le autorità cipriote, arrivate sul posto per lanciare alcune scialuppe di salvataggio e poi allontanatesi.

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La richiesta del Ministro alla Nato

“Il Ministro Frattini ha dato istruzioni al Rappresentante Permanente italiano presso la Nato di chiedere un’inchiesta formale per l’accertamento della dinamica di quanto accaduto” si legge in una nota della Farnesina. Frattini si è anche rivolto all’ambasciatore Riccardo Sessa affinché “vengano opportunamente considerate la tutela e (il) soccorso anche di coloro che per cause belliche sono costretti a fuggire su barconi mettendo a rischio la propria incolumità”.
Dal gennaio scorso sono almeno 1000 i migranti che hanno attraversato il mar Mediterrano per raggiungere l’Italia.


Nuova tragedia: decine buttati in mare

Ridotti allo stremo delle forze, nuova tragedia giovedì nel mare siciliano. Ci sarebbero dei morti tra i 300 profughi sul barcone in avaria fermo da due giorni a circa 90 miglia da Lampedusa e soccorso nel pomeriggio di oggi da 4 motovedette della Guardia costiera.
A darne notizia era stato “un rimorchiatore cipriota che aveva portato il primo aiuto ai naufraghi, ma se ne era allontanato quando qualcuno di essi si era lanciato in mare nel tentativo di raggiungerlo, gettando in mare zattere di salvataggio perché le persone in acqua si salvassero”, spiega la nota della Guardia costiera.
Tre immigrati sono stati recuperati dall’elicottero gravemente disidratati, fra questi una donna incinta. Le testimonianze parlano di cadaveri gettati in mare.
Ieri a Lampedusa erano arrivati oltre 500 extracomunitari a bordo di due diverse imbarcazioni. Attulamente nei due centri di accoglienza dell’isola ci sono più di mille persone.

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