È vero che, se solo si materializzano sul desktop tristi tacchettatori e nuotatrici travestiti da santoni, cambiamo pagina web, fosse anche di una testata nazionale, ma è comunque strano che stamane non trovi menzione veruna, sulla rete, del convegno tenuto sabato 3 settembre dalla formazione politica afferente ad un noto ex capo del centrosinistra.
Un amico nostro c’è stato, con altri cinquecento invitati anche illustri, ed è tornato ammirato per l’organizzazione, la location e la qualità del vettovagliamento. Il messaggio, evidentemente, non aveva la forza di uno tsunami, visto che neppure lui ne ha parlato.
Si può temere che la simpatica festa sia stata organizzata, in parte almeno, con contributi pubblici, ma se anche così non fosse molti degli intervenuti è a quell’albero che tendono la pargoletta mano.
Invece, le citate pagine web dei giornali nazionali annunciano che saranno tassati i trasferimenti di danaro all’estero, in particolare dei non aventi codice fiscale, ovvero degli immigrati.
Nel lungo termine, questo significa che buona parte di coloro che hanno lavorato, in prima o seconda linea, per la riuscita del convegno (cibo, luci, trasporto, pulizie, attacchinaggio, allestimenti vari) troveranno più conveniente ripianare i conti di piacioni d’altri lidi e contrade.
